Gli strateghi di Bank of America avvertono che i mercati azionari potrebbero incontrare difficoltà nei primi tre mesi del 2024 in caso di rally delle obbligazioni, che potrebbe indicare una decelerazione dell'espansione economica.
Questi analisti, che hanno sempre mantenuto una visione pessimistica sugli asset associati a un rischio d'investimento più elevato, hanno notato che il calo dei tassi d'interesse è stato un fattore primario nel rialzo dei prezzi delle azioni in questo trimestre.
Tuttavia, se i tassi di interesse dovessero scendere più vicino al 3%, ciò potrebbe essere interpretato come una grave flessione dell'economia. In queste circostanze, la consueta correlazione "tassi di interesse in calo che portano a prezzi azionari in crescita" potrebbe invertirsi in "tassi di interesse in calo che portano a prezzi azionari in discesa".
Le azioni salgono, i posti di lavoro vacanti diminuiscono; la narrazione autunnale di "tassi d'interesse in aumento uguale grave recessione" è ora sostituita dalla narrazione invernale di "una recessione più mite uguale prezzi delle azioni in aumento" (si veda l'indagine sulle aperture di posti di lavoro e sul turnover del lavoro e il tasso dei fondi federali); la crescita dei posti di lavoro di novembre tra 125.000 e 175.000 supporta la narrazione invernale, ma la crescita dei posti di lavoro al di sotto di 100.000 a novembre indicherebbe l'avvicinarsi di una grave recessione, come previsto dall'Istituto per la gestione dell'offerta", hanno spiegato gli analisti nel loro rapporto.
Gli strateghi hanno anche commentato il recente apprezzamento dello yen giapponese, che è salito di un notevole 6% nelle ultime quattro settimane, suggerendo che il mercato anticipa la conclusione della politica estremamente accomodante di controllo della curva dei rendimenti del Giappone.
Secondo gli analisti, apprezzamenti significativi dello yen giapponese, compresi tra il 10% e il 20%, si sono storicamente verificati in concomitanza con periodi di forte instabilità dei mercati globali.
La fine della politica di controllo della curva dei rendimenti del Giappone viene considerata come un'opportunità per innalzare i tassi d'interesse globali. Inoltre, un rafforzamento dello yen rappresenta una seria sfida per la tendenza al rialzo dei prezzi delle azioni giapponesi, poiché una vera tendenza al rialzo del mercato giapponese è identificata dall'aumento dei prezzi delle azioni dell'indice Nikkei in concomitanza con un apprezzamento dello yen.
Se si considerano i movimenti finanziari significativi della settimana conclusasi mercoledì 6 dicembre, 93,2 miliardi di dollari sono stati destinati alla liquidità, rappresentando il maggiore afflusso di liquidità dal marzo 2023.
Le azioni hanno attirato un importo minore, pari a 6,2 miliardi di dollari, mentre le obbligazioni hanno registrato un afflusso di 51 milioni di dollari. Al contrario, l'oro ha registrato un deflusso minore, pari a 0,4 miliardi di dollari.
Il marcato spostamento verso la liquidità implica una preferenza per gli asset che possono essere rapidamente convertiti in contanti e un atteggiamento cauto da parte degli investitori, forse dovuto a incertezze o timori nei confronti del mercato.
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