PricewaterhouseCoopers (PwC) ha pubblicato l'ultimo rapporto Global Top 100, che classifica le maggiori società quotate in borsa in base alla loro capitalizzazione di mercato alla fine di marzo 2024. La capitalizzazione di mercato combinata delle prime 100 società ha raggiunto gli 8.438 miliardi di dollari, con un aumento del 27% nell'ultimo anno, dovuto in gran parte al crescente interesse degli investitori per l'intelligenza artificiale. Inoltre, la capitalizzazione di mercato minima richiesta per essere inclusi nell'elenco delle 100 maggiori società globali è salita a 141 miliardi di dollari, segnando un aumento del 16% rispetto all'anno precedente.
"La crescita significativa osservata quest'anno può essere attribuita al crescente interesse per l'intelligenza artificiale e al suo potenziale di rivoluzionare le operazioni commerciali", si legge nel rapporto.
Il valore di mercato totale delle prime 100 aziende è aumentato dell'86% da marzo 2020, attestandosi ora a 39,9 trilioni di dollari.
Cinque società - Microsoft (NASDAQ:MSFT), Nvidia (NVDA), Alphabet (NASDAQ:GOOGL), Amazon (NASDAQ:AMZN) e Meta (META) - sono responsabili del 54% dell'aumento della capitalizzazione di mercato, con Nvidia che da sola ha contribuito per il 20% alla crescita complessiva. Microsoft ha riconquistato la prima posizione della classifica dopo cinque anni di assenza, mentre Nvidia ha fatto il suo debutto nella top five. D'altra parte, Apple è scivolata al secondo posto, diventando uno dei pochi titoli tecnologici a mostrare una crescita modesta, mentre si trova ad affrontare le pressioni competitive sui suoi prodotti principali e l'apparente mancanza di impatto della sua narrativa sull'intelligenza artificiale sugli investitori.
La top 100 comprende anche 13 nuovi titoli, tra cui spicca Uber (NYSE:UBER), che ha fatto un balzo di 150 posizioni dopo aver registrato il primo utile annuale dalla sua offerta pubblica iniziale.
Oltre al settore tecnologico, altri tre settori che hanno registrato una crescita superiore al 25% e hanno superato i loro benchmark di settore sono i Beni di consumo, i Servizi di comunicazione e i Finanziari.
I progressi del settore sanitario sono stati trainati principalmente da Eli Lilly (LLY) e Novo Nordisk (NVO), i cui titoli hanno guadagnato grazie ai loro nuovi trattamenti per l'obesità. Al contrario, Pfizer (NYSE:PFE) e AstraZeneca (AZN) hanno subito un calo a causa di problemi legati ai brevetti e alla rivalutazione dei prezzi dei farmaci.
Un'analisi per Paese delle aziende presenti nell'elenco mostra che gli Stati Uniti mantengono il loro dominio, rappresentando il 72% della top 100, in aumento rispetto al 67% dell'anno precedente. Gli Stati Uniti ospitano anche otto delle prime 10 aziende, con un leggero calo rispetto alle nove dell'anno precedente. La Cina, comprese le sue regioni, è stata l'unica a registrare una diminuzione delle valutazioni delle società, a causa delle sfide legate alla fiducia degli investitori.
Tra le altre società che hanno contribuito in modo significativo all'aumento delle valutazioni al di fuori degli Stati Uniti figurano Saudi Arabian Oil Co. (2222), Samsung (SSNLF) e Toyota (TM).
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