Nel terzo trimestre del 2024, il prodotto interno lordo (PIL) reale del Canada è aumentato dello 0,3%, segnando un rallentamento rispetto alla crescita dello 0,5% registrata sia nel primo che nel secondo trimestre dell'anno. L'aumento del PIL è stato moderato da una serie di fattori, tra cui un più lento accumulo di scorte non agricole, una riduzione degli investimenti di capitale delle imprese e una diminuzione delle esportazioni.
Nonostante la crescita complessiva del PIL, su base pro capite il paese ha registrato un calo dello 0,4%, continuando una tendenza al ribasso per il sesto trimestre consecutivo. Tuttavia, la spesa delle famiglie è emersa come un fattore di crescita principale, salendo dello 0,9% nel terzo trimestre, con notevoli aumenti nell'acquisto di nuovi camion, furgoni e veicoli sportivi utilitari, nonché di servizi finanziari. Questo aumento arriva dopo un periodo in cui la spesa pro capite delle famiglie era diminuita in sei degli otto trimestri precedenti, anche se è leggermente aumentata dello 0,2% nell'ultimo trimestre.
Anche la spesa pubblica ha contribuito all'attività economica, aumentando dell'1,1% e segnando il terzo trimestre consecutivo di crescita dopo una diminuzione nel quarto trimestre del 2023. Questo incremento è stato coerente in tutti i livelli di governo.
Il ritmo di accumulo delle scorte da parte delle imprese si è moderato, con un aumento di €18,5 miliardi nelle scorte non agricole, un rallentamento rispetto ai €27,8 miliardi del trimestre precedente. Il settore della vendita al dettaglio di veicoli a motore e la produzione di beni durevoli e non durevoli sono state le aree chiave in cui la crescita delle scorte ha rallentato.
Gli investimenti delle imprese in macchinari e attrezzature hanno registrato un calo significativo del 7,8%, in particolare negli aerei e in altre attrezzature e parti per il trasporto. Ciò è coinciso con una diminuzione delle importazioni di tali articoli. Al contrario, gli investimenti delle imprese in prodotti di proprietà intellettuale sono aumentati dell'1,4%, con un aumento della spesa per ricerca e sviluppo e per l'esplorazione e la valutazione mineraria rispettivamente del 4,2% e del 3,0%.
Nel settore immobiliare, gli investimenti sono aumentati dello 0,8%, la prima espansione dal terzo trimestre del 2023, principalmente guidata da maggiori costi di trasferimento della proprietà, che riflettono l'attività di rivendita. Ciò contrasta con i cali della spesa per ristrutturazioni e nuove costruzioni.
Le esportazioni di beni e servizi sono diminuite dello 0,3%, con significative riduzioni nell'oro grezzo, nelle autovetture, nei veicoli commerciali leggeri e nei servizi di viaggio. Anche le importazioni sono leggermente diminuite dello 0,1%, guidate da minori importazioni di autovetture, veicoli commerciali leggeri e altre attrezzature di trasporto.
Il deflatore del PIL, che riflette il livello generale dei prezzi, è aumentato dello 0,6% a causa dell'aumento dei prezzi per la spesa pubblica e delle famiglie. Tuttavia, un calo dei prezzi delle esportazioni ha contribuito a un'ulteriore diminuzione delle ragioni di scambio.
La retribuzione dei dipendenti ha registrato un aumento dell'1,7%, con i settori della finanza, immobiliare, gestione aziendale e servizi educativi in testa. Questo aumento è stato in parte attribuito ai nuovi accordi di contrattazione collettiva in Quebec e Ontario. A livello regionale, l'Isola del Principe Edoardo, il Quebec e il New Brunswick hanno registrato i maggiori aumenti nella retribuzione dei dipendenti, mentre lo Yukon ha subito un calo a causa della chiusura di una importante miniera d'oro.
Il risparmio netto delle famiglie è migliorato, con il reddito disponibile che è cresciuto a un tasso doppio rispetto alla spesa, in parte a causa degli aumenti salariali e di una diminuzione dei pagamenti di interessi su mutui e credito al consumo. Ciò è stato influenzato dai tagli del tasso di interesse di riferimento della Bank of Canada per un totale di 75 punti base da giugno a settembre 2024, con ulteriori tagli annunciati in ottobre. Di conseguenza, il tasso di risparmio delle famiglie ha raggiunto un massimo di tre anni al 7,1%.
Il reddito delle imprese, d'altra parte, è sceso dell'1,1%, con le industrie automobilistiche nei settori manifatturiero, all'ingrosso e al dettaglio che hanno guidato il calo. Nonostante ciò, i settori dell'estrazione di petrolio e gas e della produzione petrolifera hanno registrato una crescita dovuta all'aumento della produzione. Le società finanziarie hanno visto un aumento del surplus operativo lordo dello 0,9%, nonostante gli eventi meteorologici che hanno influenzato il surplus delle compagnie assicurative per proprietà e auto. Il reddito del settore bancario è aumentato poiché la diminuzione dei tassi di interesse ha ampliato lo spread tra prestiti e depositi.
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