MILANO (Reuters) - Indici molto negativi a Piazza Affari, alla terza seduta in rosso consecutiva, penalizzata dal forte ribasso della borsa di Tokyo stamani in un piu' generale contesto di prese di beneficio sui mercati dopo la corsa da inizio anno.
E notizie non buone vengono anche dall'andamento dei futures Usa in netto ribasso, penalizzati dalle stime sotto le attese di Amazon (NASDAQ:AMZN) e Intel (NASDAQ:INTC), che fanno presagire un avvio negativo a Wall Street nel pomeriggio.
A pesare sulle borse i timori di un rallentamento degli Stati Uniti e l'incertezza sul percorso di inasprimento della banca centrale giapponese, che hanno frenato l'interesse per gli asset di rischio.
C'è attesa per il dato sui payroll Usa nel pomeriggio, considerato test chiave sulle prospettive economiche Usa.
Intorno alle 13 il Ftse Mib perde l'1,7%, scivolando ai minimi dal 22 febbraio scorso. Volumi pari a 1,3 miliardi di euro.
I titoli in evidenza oggi
Banche italiane ancora sotto pressione, in linea con l'andamento negativo a livello europeo. L'indice italiano perde il 2,5%, mentre quello europeo europeo il 2,2%. Secondo un trader, si tratta di realizzi su un comparto che è salito molto e, pertanto, quando scendono la volatilità è maggiore. Oggi diversi giornali tornano a scrivere dell'ipotesi che il governo introduca una forma di prelievo sugli istituti di credito e le compagnie di assicurazione, ed eventualmente anche su altri settori come energia e lusso. Equita scrive che "chiaramente l'indiscrezione sulla volontà di andare nuovamente a colpire i profitti delle banche è un elemento di disturbo, che va ad aumentare la rischiosità percepita sul settore".
Unicredit (BIT:CRDI) perde il 2%, fa peggio Intesa (BIT:ISP) con un ribasso del 2,8%. BPER (BIT:EMII) in calo del 2,5%. La peggiore è MPS (BIT:BMPS) con un ribasso del 3,4%.
In netto calo STM (EPA:STMPA), in flessione del 3,6%, sulla scia del crollo di Intel dopo l'annuncio di tagli alle spese e al personale.
Fuori dal paniere principale corre Eurogroup Lamination che avanza del 6,6% dopo l'annuncio dell'ingresso nel mercato indiano con l'acquisizione del 40% di Kumar precision stamping e un esborso di poco meno di 20 milioni di euro. Ieri la società ha reso noto la sigla di un MoU con la cinese Hixih per una JV in Cina.
Ben raccolta Ferragamo (BIT:SFER) in rialzo del 3,3% post risultati.
In recupero, i titoli del settore energia con SNAM (BIT:SRG) e TERNA (BIT:TRN) in rialzo dell'1% circa. Italgas (BIT:IG) avanza dell'1,2%, mentre flette su realizzi A2.MI a -1,1%.
Infine, venduta De Longhi a -2,8% penalizzata dal taglio alla raccomandazione a "Hold" da "Buy" da parte di Berenberg che citando'attesa di un rallentamento del business nel secondo semestre.
(Giancarlo Navach, editing Claudia Cristoferi)