Di Alessandro Albano
Investing.com - L'azionario europeo avvia il nuovo anno su nuovi massimi storici spinto dalle nuove indagini PMI sul settore manifatturiero, mentre a Piazza Affari brillano banche e utilities.
Verso metà pomeriggio, il FTSE MIB avanza dell'1,2% dopo il +23% del 2021, il DAX raccoglie l'1% oltre i 16 mila punti, il CAC 40 guadagna l'1,2% al nuovo record di 7.240 mentre lo STOXX Europe 600 aggiorna i record a 490,96 (+0,7%). Chiusa ancora per festività la piazza londinese.
Il tema centrale dell’anno per i listini milanesi sarà il settore bancario ed Enel (MI:ENEI), spiega ad Investing.com Guido Gennaccari, responsabile e founder di Trading Room Roma, "che potrebbe salire nel caso di una inflazione europea sotto controllo". Il titolo potrebbe beneficiare di un "rinvio di aumento dei tassi al 2023" e di "un generale rally rialzista dell’indice", con un possibile ritorno "sopra i 9 euro nel primo trimestre".
Tra i titoli, a Milano brutto colpo per Iveco che segna un -8,8% alla prima in Borsa dopo lo spin-off delle attività On-Highway dalla casa madre CNH Industrial (MI:CNHI), in calo dello 0,1%. Entrambi i titoli non sono riusciti a fare prezzo in apertura scambi.
Bene Telecom Italia (MI:TLIT), dopo le parole del presidente di Cassa depositi e prestiti Giovanni Gorno Tempini sul futuro delle Tlc in Italia. Tempini ha stressato la necessità di una rete unica a banda larga in Italia, affermando che l'accordo con Open Fiber resta "l'unica alternativa per realizzare il progetto".
Nel comparto bancario, Intesa (MI:ISP) guadagna il 2,8%, UniCredit (MI:CRDI) registra il +0,7% e Banco Bpm (MI:BAMI) segna il +0,7%.
A Francoforte, Deutsche Lufthansa (DE:LHAG) balza del 6,6% dopo che Citigroup (NYSE:C) ha promosso il titolo a "buy" da "sell". Secondo la banca d'investimento le compagnie aeree trarranno beneficio dalla riapertura delle rotte asiatiche, specialmente quelle Cina. In questo senso, a Parigi Air France KLM (PA:AIRF) guadagna il 5,2% dopo che Citi ha promosso il titolo a "neutral".
Fronte macro, l'indice pmi manifatturiero dell'Eurozona di dicembre, si è attestato a 58 punti, stabile rispetto a novembre e in linea con il consenso, mentre in Italia il settore ha registrato ha registrato un punteggio di 62,0 dal record di 62,8 di novembre.
Inizio d'anno positivo anche per le materie prime, con Brent in rialzo dello 0,7% a $78,3 e WTI al +0,5% a $75,56, mentre l'oro cede lo 0,3% a $1.822 per oncia. Forte ribasso per il gas europeo, con il benchmark Dutch TTF in calo del 23% a 67,365 euro per megawattora.
Lato valute, EUR/USD in leggero calo dello 0,3% a 1,1349, GBP/USD a 1,3503 (-0,2%), USD/JPY fermo a 115,09 e Indice del Dollaro a 95,83.
"Le incognite 2022 restano inflazione (petrolio e gas) e paesi emergenti (Brasile), mentre ancora outsider il dollaro che sembra “congelato” a 1,13 nelle ultime settimane e l’oro che è paralizzato con baricentro 1.800$ da più di un anno. Sarà l’ennesimo anno di morte e resurrezione delle crypto, chissà se le banche ne approfitteranno per fare nuovi business oltre a fusioni e concentrazioni”, afferma Gennaccari.