Investing.com – “Se fossimo nella posizione di fare acquisizioni in Italia potremmo creare un valore significativo per i nostri azionisti”, tuttavia, è impossibile per Intesa Sanpaolo fare operazioni di M&A nel nostro Paese “perché c'è un problema di antitrust”. Lo ha detto il ceo di Intesa Sanpaolo (BIT:ISP), Carlo Messina, in una intervista a Cnbc Europe. “Altre banche possono tentare di combinarsi con altri nomi diversi nel paese. Per Intesa Sanpaolo è molto difficile. Siamo stati una delle pochissime banche che ha compiuto un consolidamento nel nostro Paese con l'acquisizione di Ubi Banca (BIT:UBI)”.
Per muoversi a livello transfrontaliero, invece, “bisognerà aspettare l'Unione bancaria, però lo dobbiamo fare perché altrimenti l'Europa resterà marginale rispetto a Stati Uniti e Cina”, ha aggiunto.
Buyback in arrivo
Inoltre, Messina ha ribadito che Intesa Sanpaolo ha capitale in eccesso ed è pronta “a proporre a fine anno un buyback azionario”. Ma non solo. “Non avremo impatti regolamentari sul nostro capitale nel 2024 e quindi potremo aggiungere un buyback al nostro payout del 75% non solo per il 2023, ma anche per il 2024 e il 2025 se il cda lo approverà”, ha annunciato il ceo.
Un punto sul quale l’Istituto non intende cambiare posizione. “Solo una recessione significativa in Italia ci potrà far muovere in una posizione diversa, di difesa dei nostri stakeholder a lungo termine, altrimenti restiamo in posizione che ci vede con un profilo di rischio molto limitato e quindi con il bisogno di mantenere un capitale in eccesso limitato”.
Intesa Sanpaolo è un “caso unico in Europa sul fronte della distribuzione di dividendi in contanti. Paghiamo il settanta per cento in termini di dividendo in contanti”, ha sottolineato ancora Messina.
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Extraprofitti e debito pubblico
Infine, il manager ha colto l’occasione per parlare anche delle mosse del governo italiano e del debito pubblico.
Per quanto riguarda la tassa sugli extraprofitti, secondo Messina “è chiaro che nel breve termine se annunci qualcosa di inatteso e probabilmente non così ben preparato puoi avere un'immagine negativa, ma se alla fine riesci a fare qualcosa di sensato, e penso che ora lo sia, la tua immagine recupera”.
A dimostrazione di questo, infatti, adesso “il governo ha una buon rapporto con il mercato, lo spread si sta riducendo, non vedo punti strutturalmente negativi”, ha aggiunto il ceo prima di sottolineare come l’Italia sia un Paese forte, “con una posizione unica in termini di risparmio delle famiglie italiane alle quale si aggiunge anche il ruolo delle nostre imprese”.
Di contro, ha concluso, “abbiamo un debito pubblico che è sicuramente qualcosa a cui dobbiamo prestare attenzione probabilmente dovremo muoverci nella direzione della riduzione, ma al momento è sostenibile”.