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Intesa Sanpaolo, utile netto trim1 batte attese, rafforza outlook

Pubblicato 05.05.2021, 14:02
Aggiornato 05.05.2021, 15:09
© Reuters. Logo Intesa Sanpaolo presso la sede centrale della banca a Torino, 27 aprile 2017. REUTERS/Giorgio Perottino
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MILANO (Reuters) -Intesa Sanpaolo chiude il primo trimestre con un utile netto sopra le attese e rafforza l'outlook sul 2021 prevedendo un utile netto "ampiamente" superiore ai 3,5 miliardi.

Nei primi tre mesi dell'anno l'istituto registra un utile netto di 1,516 miliardi da un utile di 1,15 miliardi del primo trimestre del 2020, e di 393 milioni del quarto, escludendo le componenti negative legate all'acquisizione di Ubi (MI:UBI).

Il risultato del trimestre si confronta con una previsione elaborata in un sondaggio Reuters di 990 milioni di euro.

L'utile è sostenuto in particolare, sul fronte dei ricavi, dalla crescita delle commissioni nette dell'8,9% su anno a 2,3 miliardi, che più che controbilanciano la flessione degli interessi netti (-4,3% a 1,95 miliardi circa), secondo i dati rideterminati per includere Ubi per il periodo ante acquisizione.

I ricavi complessivi, pari a 5,46 miliardi, vedono un calo del 2% su anno, ma crescono dell'8,9% rispetto al trimestre precedente grazie al risultato del trading che sale a 791 milioni dai 188 milioni del quarto trimestre.

Nel trimestre la banca ha effettuato rettifiche di valore su crediti per 402 milioni, in deciso calo rispetto a 1,4 miliardi circa del quarto trimestre, che includevano 852 milioni per futuri impatti del Covid-19.

Il costo del rischio del primo trimestre 2021 annualizzato scende a 35 centesimi di punto, rispetto ai 48 dell'intero 2020, escludendo le rettifiche per i futuri impatti di Covid-19 (pari a 49 centesimi di punto).

Lo stock di crediti deteriorati lordi scende a marzo dello 0,8% rispetto a dicembre. La flessione è pari a circa 32 miliardi da fine 2017 e supera ampiamente con un anno di anticipo il target di riduzione di 26 miliardi previsto per l'intero piano quadriennale al 2021.

L'Npe ratio lordo, ovvero l'incidenza del credito deteriorato sugli impieghi complessivi, è al 4,4%.

OUTLOOK RAFFORZATO

A Piazza Affari il titolo Intesa (MI:ISP), dopo un'iniziale accelerazione sopra il 2% ritraccia leggermente e alle 14,30 segna un rialzo dell'1,5%, in linea con il mercato.

Gli analisti citano in particolare il forte andamento delle commissioni e del trading sul trimestre e evidenziano la nuova espressione, in senso rafforzativo, utilizzata dalla banca per descrivere le prospettive per l'anno in corso.

L'istituto guidato da Carlo Messina, infatti "si attende un utile netto ampiamente superiore a 3,5 miliardi di euro" per il 2021, mentre in precedenza Intesa aveva previsto un risultato "superiore" al target previsto.

"E' un buon inizio dell'anno", sintetizza in una nota Citi evidenziando "il buon insieme di risultati" con un progresso della redditività organica (commissioni, costi) e rettifiche su crediti migliori delle attese.

© Reuters. Logo Intesa Sanpaolo presso la sede centrale della banca a Torino, 27 aprile 2017. REUTERS/Giorgio Perottino

Relativamente alla politica dei dividendi Intesa prevede, subordinatamente alle indicazioni della Bce e in linea con il proprio piano industriale, una distribuzione cash da riserve, corrispondente a un payout ratio del 75% sul 2020 (possibilmente entro la fine del 2021), considerando anche i dividendi da distribuire nel mese in corso, e del 70% sui risultati del 2021, da distribuire in parte come acconto nell'anno in corso.

A fine marzo il Cet1, post dividendi maturati nel primo trimestre, è stimato al 15,7% pro-forma a regime.

(Andrea Mandalà, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)

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