di Elvira Pollina e Valentina Consiglio
MILANO/ROMA (Reuters) - Continua il trend positivo del mercato del lavoro italiano in un contesto di ripresa economica dove la crescita occupazionale riguarda principalmente i posti di lavoro a tempo determinato, mentre restano sostanzialmente stabili quelli permanenti.
Secondo i numeri diffusi stamane da Istat, ad agosto gli occupati crescono complessivamente di 36.000 unità rispetto al mese precedente. Nel dettaglio, si registrano 45.000 dipendenti a termine in più mentre i permanenti e gli indipendenti sono scesi rispettivamente di 2.000 e di 7.000 unità.
L'aumento degli occupati è accompagnato da un nuovo lieve calo degli inattivi, cioè delle persone che non hanno nè cercano un lavoro (-9.000 unità rispetto a luglio) e da una flessione dei disoccupati (-42.000).
Il tasso di disoccupazione è calato di 2 decimi su mese a 11,2%, in linea alle attese degli economisti. Il tasso si riavvicina al minimo da 5 anni segnato a giugno (11,1%).
Pur evidenziando una serie di elementi positivi, tra cui l'aumento dell'occupazione femminile e una creazione di lavoro più diffusa tra classi di età, nella nota di commento ai dati Paolo Mameli, economista di Intesa Sanpaolo (MI:ISP), sottolinea che, essendo la nuova occupazione di agosto tutta temporanea e presumibilmente trainata dal turismo, ciò potrebbe indurre a una correzione in settembre-ottobre.
"In ogni caso, le elevate intenzioni di assunzione delle imprese sono coerenti con un ulteriore calo del tasso dei senza-lavoro nei prossimi mesi. Ma potremmo vedere una disoccupazione stabilmente sotto l’11% solo a 2018 inoltrato, commenta Mameli.
Nella zona euro ad agosto il tasso di disoccupazione è rimasto stabile a 9,1%. Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione giovanile in Italia, è risultato anch'esso in calo di due decimi su mese al 35,1%.
PIU' OCCUPATI A TEMPO DETERMINATO, DONNE, OVER 50
Dopo la spinta iniziale, legata più che altro agli sgravi contributivi per i neoassunti a tempo indeterminato, la creazione di occupazione permanente -- obiettivo dichiarato del Jobs Act, la riforma del mercato del lavoro che ha eliminato l'obbligo di reintegro in caso di licenziamento illegittimo e ridotto gli oneri di licenziamento a carico delle imprese -- ha perso decisamente slancio.
Su base annua, i posti di lavoro a tempo determinato sono cresciuti di 350.000 unità (+14,3%) mentre i dipendenti permanenti hanno segnato un incremento di 0,4% (pari a 66.000 posti di lavoro).
Quest'anno l'economia italiana, nelle attese del governo che ha recentemento rivisto al rialzo le stime dopo la performance migliore delle attese segnato nel primo semestre, dovrebbe crescere di 1,5%, l'espansione del Pil più consistente dal 2010.
Tornando ai dati del mercato del lavoro, a crescere -- sottolinea Istat -- sono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+354.000). Un incremento che gli analisti attribuiscono in buona parte all'allungamento dell'età pensionabile, per effetto delle riforme degli ultimi anni.
Crescono anche gli occupati 15-34enni (+167.000), mentre calano i 35-49enni (-147.000), sui quali influisce in modo determinante il calo demografico di questa classe.
Ad agosto a trainare la crescita dell'occupazione sono le donne (+0,5% su mese) mentre gli uomini occupati calano di 0,1% congiunturale. Il tasso di occupazione maschile è rimasto stabile al 67,5%, quello femmininile è cresciuto di 2 decimi di punto al 48,9%. Il tasso di occupazione totale è salito di un decimo a 58,2%.
In termini assoluti gli occupati in agosto restano sopra 23 milioni, livello oltre il quale si sono riportati in luglio per la prima volta dal 2008, l'inizio della lunga crisi.