LONDRA (Reuters) - Bank of England ha corretto al rialzo le stime sulla crescita dell'economia britannica per quest'anno e soltanto alcuni dei consiglieri preposti al verdetto sui tassi sembrano preoccupati della dinamica ascendente dell'inflazione. A livello generale, l'istituto centrale non sembra però avere alcuna fretta di mettere mano agli strumenti di politica monetaria, in una fase in cui l'economia deve ancora prendere le misure della Brexit.
Confermato intanto, in perfetta sintonia con le attese, sia il livello di 0,25% per il rifinanziamanto principale e l'importo del programma di acquisti Qe.
Banca d'Inghilterra prevede per il 2017 un'espansione della congiuntura al ritmo di 2%, sei decimi oltre l'1,4% delle attese di novembre e ben oltre lo 0,8% ipotizzato dall'istituto centrale stesso poche settimane dopo il sondaggio che ha sancito il divorzio tra Londra e Unione europea.
Nel rapporto trimestrele sull'inflazione pubblicato insieme alla decisione sui tassi e ai verbali della riunione si legge che alcuni consiglieri si sarebbero "leggermente avvicinati" a quella che ritengono la soglia di tolleranza per l'inflazione -- con il tetto di 2% fissato dalla banca centrale a richio di 'overshooting' di conseguenza al deprezzamento della sterlina.
Il messaggio di fondo è comunque improntato a generale ottimismo, con la prospettiva che in un orizzonte di due anni l'aumento nel costo della vita sarà inferiore al quadro tracciato in novembre.
Migliori anche le aspettative sul mercato del lavoro, con un tasso visto a 4,5% nel 2019 da 5% delle attese precedenti.