Investing.com - Il prezzo del greggio scende questo martedì ma resta vicino al massimo di due anni in un clima di ottimismo per il riequilibrio del mercato.
Il contratto del greggio West Texas Intermediate con consegna a dicembre scende di 12 centesimi, o dello 0,21%, a 57,23 dollari al barile alle 09:50 ET (13:50 GMT), non lontano dal massimo di due anni di ieri di 57,55 dollari.
Intanto, il greggio Brent con consegna a gennaio sull’ICE Futures Exchange di Londra va giù di 43 centesimi, o dello 0,65%, a 63,85 dollari al barile, poco meno del massimo di due anni di 64,42 dollari della notte.
Il prezzo del greggio è stato spinto da una serie di arresti per corruzione che hanno coinvolto i membri della famiglia reale e i ministri in Arabia Saudita.
La retata del fine settimana ha interessato principi, uomini d’affari e ministri del governo sauditi nell’ambito di quello che è stato definito un giro di vite anti-corruzione ma che alcuni ritengono una mossa da parte del principe ereditario Mohammad bin Salman per consolidare il proprio potere.
L’Arabia Saudita è tra i principali produttori mondiali di greggio ed è il membro più influente dell’OPEC.
Il prezzo del greggio è stato inoltre spinto dalle aspettative che i paesi produttori di petrolio accettino di prorogare l’accordo sui tagli alla produzione in occasione del vertice in agenda a fine mese.
In base all’accordo originale, siglato quasi un anno fa dall’OPEC e da altri 10 produttori non-OPEC con a capo la Russia, è previsto un taglio della produzione di 1,8 milioni di barili al giorno per sei mesi. Il patto è stato prorogato nel maggio di quest’anno per un periodo di nove mesi fino al marzo del 2018 nel tentativo di ridimensionare le scorte di greggio globali in eccesso e supportare il prezzo.
Continuano le discussioni in vista del vertice del 30 novembre, a cui parteciperanno i ministri del petrolio dell’OPEC e anche dei paesi non-OPEC.
Gli investitori attendono i dati settimanali sulle scorte statunitensi di greggio e prodotti raffinati per valutare la forza della domanda da parte del principale consumatore mondiale di greggio.
L’American Petroleum Institute, un gruppo del settore, rilascerà il report settimanale alle 16:30 ET (20:30 GMT). I dati ufficiali della Energy Information Administration saranno rilasciati domani e si prevede un calo di circa 2,8 milioni di barili, il secondo consecutivo.
Intanto, i future della benzina scendono dello 0,53% a 1,813 dollari al gallone, mentre i future del gas naturale vanno giù dello 0,48% a 3,119 dollari per milione di BTU.