ROMA (Reuters) - Il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi e l'AD di Poste italiane Francesco Caio hanno sottoscritto oggi il contratto di programma che regola i servizi e i costi del servizio universale forniti da Poste e remunerati dallo Stato.
Poste riceverà 262,4 milioni all'anno a cui si potranno aggiungere fino a 89 milioni frutto dei versamenti fatti dagli altri operatori chiamati ad accollarsi una parte dei costi del servizio universale quando lo utilizzino.
E' un meccanismo come la tariffa di terminazione che viene utilizzata nel settore telefonico e che paga il costo della rete utilizzata dal cliente che riceve la chiamata.
In questo caso si costituisce un fondo che si alimenta dai versamenti da parte degli "operatori obbligati" che poi vengono girati a Poste "nei limiti degli importi effettivamente versati".
Spetta all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni definire annualmente "la quantificazione dell'onere del servizio universale e la determinazione del contributo al fondo di compensazione".
(Alberto Sisto)