Investing.com - lo yuan cinese è più stabile questo lunedì contro il dollaro; scendono i timori che la Cina possa far scendere ulteriormente il valore della propria valuta dopo l’inattesa svalutazione della scorsa settimana che ha scosso i mercati globali.
Quest’oggi la Banca Popolare Cinese ha impostato il un tasso di cambio medio dello yuan migliore rispetto alla chiusura di venerdì, allentando i timori di un ulteriore fase di svalutazione.
Lo yuan ha segnato il maggiore calo settimanale mai registrato ed è sceso al minimo di quattro anni dopo la decisione della banca dello scorso martedì di svalutare la valuta dell’1,9%, il maggiore calo dal 1994.
La PBOC ha definito la manovra una “svalutazione una tantum”, basata su una nuova strategia per la gestione del tasso di interesse che rifletta meglio le forze in azione sul mercato.
La manovra a sorpresa ha alimentato i timori che la Cina possa continuare a svalutare lo yuan, innescando una vera e propria guerra tra le valute.
Lo scorso giovedì la banca centrale cinese ha dichiarato che non ci sono le basi di un ulteriore deprezzamento dello yuan, nel tentativo di rassicurare i mercati globali.
Ma Jun, capo economista alla banca centrale, ha dichiarato che il crollo dello yuan della scorsa settimana potrebbe contribuire a “ridurre fortemente la possibilità” di simili interventi.
L’incertezza sull’impatto di questo avvenimento sull’inflazione mondiale e le previsioni per la crescita in Cina hanno alimentato i timori che la Fed possa decidere di mantenere invariati i tassi a breve termine.
Gli investitori attendono per domani i verbali del vertice tenuto dalla Fed il 28 e 29 luglio, nei quali si spera possano esserci indicazioni più chiare sulla decisione di aumentare i tassi di interesse a breve termine.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, resta piuttosto stabile a 96,61.