KUALA LUMPUR (Reuters) - Secondo il ministro saudita per l'Energia Khalid Al-Falih il mercato petrolifero è in fase di stabilizzazione dopo anni di offerta in eccesso, tuttavia i tagli alla produzione introdotti dai Paesi Opec dovrebbero comunque venire proprogati al secondo semestre dell'anno se non ancora oltre.
Insieme alla Russia e ad altri dieci Paesi al di fuori del cartello, l'Opec si è impegnata a ridurre la produzione di 1,8 milioni di barili al giorno per sei mesi a partire dal 1 gennaio scorso.
Le scorte mondiali restano comunque elevate, continuando a deprimere le quotazioni sul mercato.
"Secondo le consultazioni che ho sinora avuto con i firmatari dell'accordo, penso che verrà esteso alla seconda parte dell'anno se non ancora oltre.
La recente flessione sui mercati viene messa in relazione alla debolezza della domanda insieme all'aumento della produzione dei Paesi non Opec.
Rispetto alla metà del 2016, la produzione di greggio Usa è cresciuta di oltre 10% a 9,3 milioni di barili al giorno.
"Penso che il peggio sia ormai alle spalle () Dobbiamo far sì che il mercato si consolidi sempre più" dice il ministro.
Il prossimo incontro tra produttori Opec e non Opec si terrà il 25 maggio a Vienna.