Investing.com - Il prezzo del greggio resta supportato vicino ai massimi plurimensili questo martedì, incoraggiato dalle prospettive positive per la domanda e le scorte globali, mentre sui mercati cresce l’attesa per i dati sulle scorte statunitensi.
Il contratto del greggio West Texas Intermediate con consegna ad ottobre si attesta a 50,59 dollari al barile alle 09:00 ET (13:00 GMT) su di 24 centesimi, o dello 0,48%, poco meno del massimo di quattro mesi di 50,84 dollari segnato nella notte.
Intanto, il greggio Brent con consegna ad ottobre sull’ICE Futures Exchange di Londra è in salita di 14 centesimi, o dello 0,25%, a 55,62 dollari al barile, non lontano dal massimo di cinque mesi di 55,98 dollari al barile registrato giovedì scorso.
Il prezzo del greggio resta supportato dalle previsioni rialziste sulla domanda rilasciate la scorsa settimana dall’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio e dall’Agenzia Internazionale per l’Energia.
I dati hanno mostrato inoltre che la produzione globale di greggio il mese scorso è scesa per la prima volta da marzo, alimentando l’ottimismo per il riequilibrio del mercato.
I trader del greggio seguiranno con attenzione il vertice di venerdì tra l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio e gli altri produttori sulla possibilità di estendere i tagli alla produzione.
Secondo alcune fonti, l’OPEC e i suoi alleati starebbero discutendo della possibilità di estendere di più di tre mesi i tagli alla produzione che scadranno a marzo 2018, prorogandoli probabilmente fino al secondo semestre del prossimo anno.
L’OPEC e altri produttori, compresa la Russia, hanno accettato di ridurre la produzione di 1,8 milioni di barili al giorno fino a marzo, nel tentativo di ridimensionare le scorte globali e supportare i prezzi del greggio.
Gli investitori stanno seguendo inoltre l’andamento dell’uragano Maria, un’altra tempesta atlantica che ha colpito i Caraibi questo martedì, per capire se comporterà la chiusura delle raffinerie o l’interruzione delle spedizioni da e verso il mercato statunitense.
Intanto, i future della benzina si attestano a 1,665 dollari al gallone, mentre i future del gas naturale scendono dello 0,22% a 3,139 dollari per milione di BTU.