di Angelo Amante e Giuseppe Fonte
ROMA (Reuters) - Il premier Giuseppe Conte sta presiedendo a Palazzo Chigi un vertice sulla manovra con il difficile obiettivo di fissare l'asticella del deficit/Pil in modo da consentire da un lato a Lega e M5s di onorare il contratto di governo, dall'altro al ministro dell'Economia Tesoro Giovani Tria di rispettare i vincoli europei.
"Siamo in piena manovra economica. Oggi pomeriggio alle 18,30 abbiamo un ulteriore incontro", ha detto stamane Conte.
Il livello di indebitamento netto "sarà l'ultima notizia che saprete quando avremo messo a punto tutto", ha risposto il premier a chi chiedeva se il governo conterrà il deficit 2019 a 1,6% del Pil, come scrive oggi il Corriere della Sera.
Secondo il Corriere, Tria è determinato a imporre l'1,6% e su questo punto avrebbe l'appoggio di Conte. Il braccio di ferro con i leader dei partiti di governo e vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, stasera è assicurato.
La Lega di Salvini vuole mantenere l'indebitamento netto del 2019 sotto il 3% ma "poco sopra il 2%" del Pil per realizzare gli impegni promessi in campagna elettorale come la pace fiscale, la flat tax (o almeno la riduzione delle aliquote) e il superamento della legge Fornero sulle pensioni.
Anche il Movimento 5 Stelle guidato da Di Maio ha puntato su un provvedimento come il reddito di cittadinanza da 780 euro al mese per chi perde il lavoro. Misura che costerebbe circa 15 miliardi di euro annui secondo Istat e fino a 38 miliardi, dice Inps.
Secondo alcune fonti parlamentari, nel corso di una riunione M5s di oggi pomeriggio in vista del vertice, una parte del Movimento avrebbe sostenuto la posizione leghista di un deficit/Pil sopra il 2%.
Il secondario italiano ha chiuso questa sera in netto rialzo, sui massimi, confermando l'impostazione positiva di tutta la seduta sulla speranza che Tria riesca a imporre la linea di responsabilità sui conti pubblici.
Il rendimento del del Btp decennale è indicato a fine seduta appena oltre il minimo giornaliero di 2,86% e nel pomeriggio lo spread su Bund ha galleggiato stabilmente poco sopra i 240 pb, stringendo di oltre 10 punti sull'ultima chiusura.
Non mancano le divergenze tra i due contraenti di governo sulla manovra. Di Maio ha detto stamani di essere contrario a eventuali condoni fiscali mascherati da parte del governo, dopo che nei giorni scorsi è stato ipotizzato un tetto di un milione di euro a contribuente per aderire alla 'pace fiscale' proposta dalla Lega per sanare i contenziosi con l'Agenzia delle entrate.
Dal canto suo, Salvini si è detto contrario a un reddito di cittadinanza che porti i disoccupati ad aspettare un lavoro davanti alla tv.
- Hanno collaborato Massimiliano Di Giorgio, Ilaria Polleschi da Milano