Nonostante uno scenario molto positivo, con utili in aumento e valutazioni contenute, il settore azionario delle banche europee ha riportato performance poco brillanti da inizio anno a seguito degli sviluppi che hanno coinvolto le banche regionali negli Stati Uniti.
Ma non ci dovrebbero essere ripercussioni in Europa e le prospettive del settore restano positive, anche se una selezione attiva dei titoli bottom-up sarà, come sempre, fondamentale.
Niall Gallagher, Investment Director European Equities di GAM Investments, cita cinque buone ragioni per essere positivi sulle banche europee: utili delle banche del
primo trimestre che hanno superato le attese, depositi stabili, assenza di segnali di stress del credito o di recessione, rendimento del capitale positivo, e valutazioni quasi ai minimi storici. E le prospettive restano positive.
Situazione diversa dagli Usa
Finora il 2023 è stato caratterizzato dalla profonda turbolenza delle banche regionali negli USA, con il tracollo di Silicon Valley Bank, il fallimento di First Republic Bank e la successiva vendita a JPMorgan Chase. Di conseguenza anche il settore bancario europeo ha riportato scarse performance da inizio anno, ma l’esperto di GAM si dice convinto che le banche in Europa si trovino in una situazione assai diversa dalle banche regionali USA e che l’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS sia un caso particolare.
Da tempo GAM sostiene che il mercato è troppo pessimista nei confronti delle banche europee, mentre le trimestrali recenti evidenziano diversi punti di forza del settore bancario in Europa. Oltre agli utili chehanno superato le attese, le stime per il 2023 e il 2024 sono state riviste al rialzo, grazie ai margini da interesse molto più alti, per i rialzi dei tassi, passati da negativi a positivi, con la normalizzazione verso livelli più in linea coi dati storici.
La tesi di GAM secondo cui la redditività delle banche europee sarebbe stata “trasformata”, con una significativa crescita degli utili e un rendimento del patrimonio netto tangibile è esattamente ciò che sta accadendo, sottolinea Gallagher. I deflussi di depositi sono assai limitati, e durante la pandemia c’è stato un forte aumento del risparmio, per cui il settore bancario si è trovato con una raccolta in eccesso. GAM si aspettava una flessione progressiva dei depositi, che sta avvenendo seppur lentamente. E l’indice di copertura della liquidità supera il 150%, ben oltre i minimi previsti.
Non ci sono inoltre segnali di stress del credito o recessione. I fondi per perdite su crediti restano sotto la media, ma secondo GAM sono ancora troppo alti per la qualità degli attivi, per cui diminuiranno in corso d’anno, mentre gli utili verranno nuovamente rivisti al rialzo proprio per gli accantonamenti in eccesso.
L’attenzione del mercato si è rivolta agli immobili commerciali, ma l’esposizione delle banche è contenuta e il rapporto prestito/valore è molto basso. Dopo 15 anni di riduzione della leva finanziaria e risanamento patrimoniale seguiti alla crisi finanziaria globale, i bilanci bancari europei sono solidi, sottolinea Gallagher.
Dividendi e buyback
Il rendimento complessivo di dividendi più riacquisti di azioni proprie è al 12% circa, e qualche banca lo prevede vicino al 50% della capitalizzazione di mercato nei
prossimi tre anni. Le previsioni sono state generalmente riviste al rialzo con le trimestrali e il rendimento del capitale continua a seguire una tendenza positiva.
L’esperto di GAM sottolinea anche valutazioni quasi ai minimi storici, con il settore che scambia a circa sei volte gli utili, con un ottimo momentum che rappresenta un PE relativo intorno al 50%, ai livelli più bassi mai registrati, contro una media a lungo termine dell’80%.
In termini di rapporto tra prezzo e valore tangibile, il settore scambia a 0,7 per un rendimento del patrimonio netto tangibile del 12,5%, mentre il valore equo è del 100% oltre i prezzi azionari correnti e del 60% superiore in termini relativi.
Questo articolo è stato scritto in esclusiva da Financialounge.com per Investing.com. Ogni settimana, "Market View" propone interviste originali con case d'investimento sui temi centrali di mercato che verranno riportate esclusivamente sul nostro sito. Non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all'investimento