Investing.com – Mentre il quadro macro rimane incentrato sulle aspettative di tagli al costo del denaro da parte delle banche centrali, secondo Intermonte è tempo di riconsiderare le mid/small cap poiché dopo due anni di sottoperformance, in particolare per l'indice STAR, offre molto valore inespresso nei suoi componenti.
In base al report mensile sulle Mid-Small Cap italiane di Intermonte, il mercato azionario italiano (prezzi al 15 ottobre 2024) ha registrato una performance positiva del 2,9% nell’ultimo mese ed è in rialzo del 13,1% su base annua. Nello stesso periodo, l'indice FTSE Italy Mid-Cap (2,5%) ha sottoperformato l'indice principale dello 0,4% (-7,1% su base annua relativa), mentre l'indice FTSE Italy Small Caps (-0,4%) ha registrato una performance del 3,4% inferiore rispetto al mercato e del -13,9% su base relativa dall'inizio del 2024.
Guardando alle performance delle mid/small cap in Europa, l'indice MSCI Europe Small Caps è salito dello 0,6% nell'ultimo mese, sottoperformando le mid-cap italiane.
Tra tassi e geopolitica
Il quadro macroeconomico rimane incentrato sulle aspettative di tagli al costo del denaro da parte delle banche centrali. A livello geopolitico, a parte l'incertezza sulle elezioni statunitensi, l'attenzione è rivolta alla comprensione delle manovre espansionistiche della Cina, in un momento in cui molte aziende europee, soprattutto nel settore del lusso, stanno segnalando risultati cinesi in calo.
Molto valore nell’indice STAR
“A nostro avviso – commenta Andrea Randone, Head of Mid Small Cap Research di Intermonte -, è tempo di riconsiderare le mid/small cap poiché dopo gli ultimi due anni di sottoperformance, in particolare per l'indice STAR, crediamo che ci sia molto valore nei suoi componenti”.
Secondo Randone “anche lo stock picking dovrebbe fare la differenza quando si investe in small cap, date le divergenti aspettative di utili per molte aziende in base al settore, al posizionamento di mercato e al pricing power”.
Scegliere la qualità
In particolare, gli analisti della banca d’investimento apprezzano “il segmento "digital enablers" grazie alle prospettive resilienti, così come i nomi di "qualità" in altri settori come beni di consumo e industriali”.
“È probabile – continua Randone - che i risultati del terzo trimestre evidenzino un indebolimento di alcuni trend di crescita ed essere leader in segmenti di nicchia potrebbe ancora una volta rappresentare un fattore determinante”.
Il fondo strategico per invertire la tendenza
Infine, notizie positive sono arrivate dal lancio del Fondo Strategico Nazionale (NSF), sponsorizzato dal Tesoro italiano e da CDP, che sfrutterà capitali pubblici (max 49%) e privati (min 51%) per investire in mid/small cap italiane su un orizzonte temporale di lungo periodo.
“L'importo iniziale di Eu0.7/1.0bn potrebbe non sembrare da solo un game changer – conclude l’esperto -, ma la speranza è di invertire la tendenza, generando investimenti in entrata verso mid/small cap che hanno sofferto dei deflussi registrati dai fondi PIR negli ultimi anni”.
***
Se vuoi scoprire quali sono le migliori Mid cap pronte ad esplodere iscriviti QUI a InvestingPro. La strategia guidata dall’IA “Movimenti a media capitalizzazione” seleziona ogni mese i titoli mid cap con le migliori possibilità di sovraperformare il mercato.