Investing.com – Si attendono novità da Monte dei Paschi di Siena, impegnata oggi nel consiglio di amministrazione che dovrà decidere sul piano di risanamento dei crediti in sofferenza
Si tratta di un pacchetto di quasi 9 miliardi di prestiti in difficoltà, tra sofferenze e unlikley to pay, corrispondente a un valore netto superiore ai 4 miliardi.
Secondo fonti de La Repubblica, questa mattina era stato convocato il cda, preceduto da un intenso lavoro durato fino a ieri notte per mettere a punto gli ultimi dettagli del piano.
Le indiscrezioni indicano un acquisto finale del pacchetto di NPL da parte di Amco, struttura controllata al 100% dal Ministero del Tesoro. Acquisto che sarà preceduto dalla creazione di una band Bank, Hydra, a cui saranno trasferiti i crediti, più un miliardo e 50 milioni di euro di asset patrimoniali, rendendo così più appetibile il pacchetto per Amco.
Il Tesoro è attualmente azionista con il 68% e al resto degli azionisti di minoranza verranno offerte tre opzioni: le azioni di Amco (non quotata in borsa), il diritto di recesso o l'aumento della propria quota in Mps, dovuta all'annullamento delle azioni detenute dal Tesoro.
L'operazione ha già ricevuto il via libera della Direzione Concorrenza di Bruxelles e dovrà ricevere l'ok anche dalla Banca centrale europea.
Completata l'operazione, Mps vedrà scendere il suo Npe ratio, ovvero l'indicatore dei crediti lordi in difficoltà) sotto il 5%, rendendo la banca senese tra le migliori in Italia.
Il prosieguo del processo di uscita dal Mef rappresenta un passo importante per la banca, rendendola più appetibile anche per gli investitori in borsa, e l'attesa per le decisioni del cda sembra sostenere oggi le azioni di Mps (MI:BMPS) a Piazza Affari, viste in crescita di oltre il 3%, tra le migliori del settore bancario.