OraFinanza - Non si fermano le vendite su Nexi (BIT:NEXII) dopo le sei sedute consecutive precedenti conclusesi in rosso. Anche oggi il titolo della società PayTech italiana componente del FTSE MIB (+0,30%) inizia la seduta di Piazza Affari con una flessione, arrivando a cedere circa il 3% nella prima ora di contrattazioni, scendendo fino a 4,512, il suo minimo storico.
La società aveva debuttato alla Borsa di Milano il 16 aprile 2019 con un prezzo di 8,8 euro, pertanto la sua perfomance storica vede un calo complessivo del 45%, con il 64% perduto negli ultimi 5 anni.
Ieri il titolo aveva chiuso con un -6,84% la seduta di ieri, indebolito dal downgrade decido dagli analisti di Morgan Stanley (NYSE:MS) e Mediobanca (BIT:MDBI).
Gli analisti di Morgan Stanley avevano tagliato la raccomandazione su Nexi da ‘Equal Weight’ a ‘Underweight’, effettuando un forte taglio del target price da 7,15 a 4,75 euro, riflettendo così le preoccupazioni per le prospettive di crescita dei ricavi futuri dell’azienda.
Dalla banca statunitense indicavano una combinazione di fattori che potrebbero influenzare le performance di Nexi nell'anno fiscale 2025, tra cui il rallentamento della crescita dei volumi e la continua pressione sui prezzi, elementi che presenteranno sfide significative per la crescita dei ricavi netti di Nexi nel corso dell’anno.
La previsione di Morgan Stanley per la crescita nel segmento Merchant Solutions è notevolmente più conservativa rispetto all'attuale consenso, proiettando un rallentamento al 5,0% in termini di valuta costante rispetto all'aspettativa di consenso di una riaccelerazione all'8%.
A livello di gruppo, MS prevede una crescita organica di circa il 4%, inferiore del 5% al consenso tra gli analisti del settore, e la sua prospettiva più cauta si estende all'espansione dei margini di Nexi nel 2025, suggerendo che la prevista crescita inferiore potrebbe influenzare la redditività.
Gli analisti hanno anche commentato la valutazione di Nexi, notando che attualmente viene scambiata a circa 8 volte il Price to Earnings (P/E) rettificato CY25e e intorno all'8% di Free Cash Flow Yield (FCFF). Ritengono che questa valutazione non rifletta pienamente i rischi associati alla crescita dell'azienda nel FY25, portando alla decisione di declassare il titolo a una posizione di relativo 'Underweight'.
A Morgan Stanley si è unita Mediobanca Research, con i suoi analisti che hanno ridotto da ‘outperform’ a ‘neutral’ il giudizio sul titolo Nexi. Gli esperti dell’istituto italiano ritengono che l'allentamento monetario difficilmente devierà il corso dei ritorni e della distribuzione di capitale per i bancari italiani e l'appeal M&A potrebbe contribuire a un re-rating.
In questo contesto la preferenza degli esperti di MB nel settore finanziario va a UniCredit (BIT:CRDI) e Banco Bpm (BIT:BAMI), con rating outperform. Giudizio outperform confermato anche su Unipol (BIT:UNPI). "Al contrario, il consolidamento bancario e l'intensa competizione stanno deprimendo l'outlook sul settore dei pagamenti", aggiungono gli analisti, che appunto tagliano il giudizio su Nexi.