Di Mauro Speranza
Investing.com - Il Vice Premier Matteo Salvini rilancia sul debito pubblico e sulla modifica delle regole dell’Unione europea.
Se i “parametri europei non devono essere quelli freddi imposti dalla finanza”, spiega Salvini nel corso di un video in diretta su Facebook (NASDAQ:FB) girato su un balcone del Ministero con un cielo azzurro come sfondo, la sue intenzione è quella di mettere al centro la disoccupazione.
“Il numero magico non è 2 o il 3 ma è la disoccupazione”, spiega Salvini facendo riferimento al rapporto deficit/Pil, “finchè l’Italia non raggiunge il 5% di disoccupazione abbiamo il diritto a investire”. Il tasso attuale di disocuppazione italiano è al 10,6%, più del doppio del target indicato.
Secondo Salvini, se l’Italia sarà “libera di fare ulteriori spese, tra un anno il debito e la disoccupazione caleranno”, rassicurando “i mercati in quanto questi sono felici se il nostro paese cresce”.
Nel frattempo, segnali di distensione verso l’Italia sono arrivati dalla Commissione europea. Il Commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, si è detto contrario delle sanzioni all’utilizzo contro l’Italia come strumento per far rispettare le regole del bilancio dell’Unione europea”. Moscovici, però, ha aggiunto che l’”opzione esiste se neessario”.
"Il Commissario Moscovici è sempre stato in principio più a favore del dialogo che delle sanzioni, poiché ritiene che se il processo arriva allo stadio delle sanzioni è sempre e comunque un fallimento", ha detto uno stretto collaboratore di Moscovici.
"Abbiamo bisogno di un dialogo con l'Italia, ed è in corso. Ma dovranno essere presi dei provvedimenti e il commissario è stato chiaro che se le regole Ue non sono state rispettate allora le sanzioni esistono come parte del processo", ha aggiunto il funzionario.
Sui mercati, intanto, proseguono le preoccupazioni per il debito italiano. Lo spread resta a 285 punti, con tasso del decennale italiano al 2,70% dopo aver toccato un massimo di 2,74% nel corso di questa mattina. Prosegue il calo, inoltre, del Ftse Mib.
L’Italia resta a rischio sanzione per 3,5 miliardi di euro per non rispettare le regole europee sul debito pubblico, mentre si attende l'arrivo della lettera dall'Unione europea.