MILANO (Reuters) - La crescita produttiva e il balzo del 24% delle quotazioni del Brent danno un forte impulso ai conti di Eni (MI:ENI) che chiude il quarto trimestre del 2017 con un utile netto adjusted (senza le componenti straordinarie) di 0,98 miliardi di euro, più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2016 e ben sopra il consensus degli analisti di 0,57 miliardi fornito dalla major.
Confermato il dividendo complessivo per il 2017 a 0,80 euro per azione, di cui 0,40 euro già pagati come acconto lo scorso settembre.
Nel commentare i risultati, l'AD Claudio Descalzi sottolinea che "per il futuro le prospettive di crescita sono eccellenti in tutti i business e saranno perseguite con disciplina finanziaria e grande attenzione alla loro sostenibilità in presenza di scenari anche i più difficili. Il che vorrà dire che, se al contrario le condizioni di mercato fossero più favorevoli, saremo in condizione di generare un enorme extra‐valore per i nostri azionisti".
Tornando ai conti trimestrali, l'utile operativo adjusted balza a 1,99 miliardi(+55%), mentre per l'intero 2017 l'utile netto adjusted si attesta a 2,41 miliardi rispetto alla perdita netta registrata nel periodo di confronto.
A fare da traino il forte balzo della produzione che, segnala la major, a dicembre scorso ha raggiunto il record assoluto a 1,92 milioni di barili/giorno, mentre nel quarto trimestre sono stati conseguiti 1,89 milioni di barili/giorno, il livello trimestrale più elevato degli ultimi sette anni (+1,9%).
Il Gas and Power chiude con utile operativo adjusted di 0,21 miliardi nel trimestre e nell'anno, in netto miglioramento; quanto al settore Refining % Marketing l'utile operativo adjusted si attesta a 77 milioni nel quarto trimestre, in crescita del 13% rispetto all'analogo trimestre 2016.
(Giancarlo Navach)