Investing.com - Il dollaro sale ad un nuovo massimo di sette mesi contro le altre principali valute questo martedì, tra le speranze che la Federal Reserve possa alzare i tassi di interesse in occasione del vertice del mese prossimo, speranze che continuano a supportare il biglietto verde.
Il cambio USD/JPY è stabile al massimo di una settimana di 123,26.
La richiesta del dollaro continua ad essere incoraggiata dalle crescenti aspettative di un aumento dei tassi da parte della Fed il mese prossimo.
I dati sull’inflazione statunitense attesi nel corso della giornata dovrebbero far luce sulle prospettive di un aumento dei tassi a dicembre.
La coppia EUR/USD è in calo dello 0,20% ad un nuovo minimo di sei mesi di 1,0666.
I mercati sembrano non aver tenuto conto del report di stamane dell’Istituto di Ricerca Economica ZEW in cui si legge che l’indice del sentimento economico tedesco è salito di 8,5 punti a 10,4 questo mese dal minimo di 12 mesi di 1,9 segnato ad ottobre.
Gli analisti avevano previsto un aumento di 4,1 punti a 6,0 a novembre.
Tuttavia, l’indice del sentimento economico della zona euro è sceso al minimo di 12 mesi di 28,3 a novembre da 30,1 del mese precedente, deludendo le aspettative di una lettura pari a 35,2.
La moneta unica è andata sotto pressione inoltre a causa delle crescenti aspettative che la Banca Centrale Europea possa adottare nuove misure a sostegno della crescita dell’economia e dei prezzi nella zona euro prima della fine dell’anno.
Nel corso della giornata, è previsto un intervento del Presidente della BCE Mario Draghi durante un evento a Madrid.
Intanto, il dollaro è stabile contro la sterlina, con la coppia GBP/USD a 1,5201, ed in salita contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF su dello 0,16% a 1,0113.
La sterlina ha trovato supporto dopo il report dell’Ufficio Nazionale di Statistica britannico secondo cui il tasso annuo di inflazione è sceso dello 0,1% il mese scorso, in linea con le aspettative, dopo il calo dello 0,1% a settembre.
È la prima volta che il tasso annuo di inflazione scende per due mesi consecutivi dall’inizio delle rilevazioni, nel 1996.
L’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,1% rispetto al mese precedente, come previsto. Tuttavia, l’inflazione generale, che esclude i costi di alimenti, energia, alcol e tabacco, ha visto un aumento dell’1,1% il mese scorso, al di sopra dell’1,0% previsto.
Dai dati è risultato inoltre che l’indice dei prezzi delle case è salito del 6,1% a settembre, ben al di sopra dell’aumento del 5,4% previsto e dopo il 5,5% segnato ad agosto.
Il dollaro australiano sale, con la coppia AUD/USD in salita dello 0,26% a 0,7115, mentre il cambio NZD/USD scende dello 0,27% a 0,6479.
Intanto, il cambio USD/CAD scende dello 0,19% a 1,3307, dopo aver segnato il massimo di un mese di 1,3371 ieri.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,10% ad un nuovo massimo di sette mesi di 99,58.