Di Alessandro Albano
Investing.com - Dopo 37 anni, Ray Dalio non sarà più il chief Investment officer di Bridgewater Associates, l'hedge fund che Dalio ha portato a diventare il numero uno al mondo con masse gestite superiori ai 150 miliardi di dollari. Oltre alla carica, l'investitore venderà la sua quota di maggioranza ma, come annunciato dallo stesso fondo, "rimarrà una presenza significativa” all’interno della società.
A reggere il timone dell'hedge fund saranno i co-CIO Bob Prince e Greg Jensen, i quali hanno lavorato con Dalio per oltre 30 anni.
"E un giorno molto speciale per me e Bridgewater, questo è il culmine di un percorso durato 47 anni" ha commentato Dalio su Twitter (NYSE:TWTR), che ha aggiunto che "non volevo restare fino alla morte, ma spero di essere ancora un punto di riferimento".
Tra le molte operazioni di Bridgewater dell'era Dalio, ricordiamo le recenti posizioni corte sull'azionario europeo e lo short sui principali titolo di Piazza Affari, tra cui Intesa Sanpaolo SpA (BIT:ISP) e UniCredit (BIT:CRDI) prima delle elezioni politiche del 2018. Leggi anche: Ray Dalio piazza $6,7 mld di posizioni short contro i titoli europei
Occhio a Omaha
Qualcosa si sta muovendo anche in Berkshire Hathaway (NYSE:BRKa), la società d'investimento più cara di Wall Street fondata da Warren Buffett e che potrebbe vedere un importante cambio al vertice.
Greg Abel, Ceo di Berkshire Energy e il candidato più probabile alla guida della società nel post-Buffett, ha rilevato azioni Berkshire A per 63 milioni di dollari aumentando di molto i propri diritti di voto nel cda.
Prima degli acquisti, Abel deteneva solo 5 azioni A e 2.000 azioni di lasse B (senza diritto di voto), una partecipazione contestata in passato dagli azionisti che invece preferiscono un Ceo con elevata partecipazione azionaria come Buffett.
Le voci su un'accelerazione dei tempi per il cambio al vertice sono aumentate lo scorso agosto quando Berkshire Energy ha riacquistato l'1% delle share in mano ad Abel per 870 milioni di dollari dando allo stesso un ampia liquidità per acquistare nuove azioni Berskhire A.
Dopo l'operazione, James Shanahan, analista di Edward Jones & Co, ha commentato che la cessione delle proprie azioni "fa pensare che comprerà azioni Berkshire. Non ne possiede molte e potrebbe usare i proventi per avere più peso nel gioco della successione".