Investing.com - Proseguono in verde i principali indici europei accompagnati dai futures di Wall Street, facendo presagire una apertura positiva anche oltre Atlantico.
Tra i temi più importanti della giornata ci sono i dati macroeconomici provenienti dalla Cina, dove la produzione industriale di novembre ha sorpreso in positivo con una crescita del 6,2%, rispetto al previsto +5%.
Debole, invece, il dato di dicembre sulla manifattura nell’eurozona, ferma a 45,9 punti, nettamente in calo rispetto ai precedenti 46,9 punti.
Rallenta ancora l’inflazione italiana, segnando un +0,2% nel mese di novembre su base annuale, inferiore al dato precedente del +0,4%.
Prosegue con gli acquisti il Ftse Mib (+0,70%), ma in evidenzia resta il Ftse 100 con un +2,40% ancora sulle ali dell’entusiasmo per il risultato elettorale della scorsa settimana. Ben impostato anche il Cac 40 (+1,10%), seguito dall’Ibex 35 (+0,80%) e dal Dax (+0,70%).
A Milano, non si discostano molto dal principale indice di Piazza Affari i titoli bancari, dopo l’operazione di salvataggio da parte del Governo su Banca Popolare di Bari. Il FTSE Italia All Share Banks resta in scia con un +0,77%, guidato da Unipol (MI:UNPI), Banca IFIS (MI:IF), FinecoBank (MI:FBK) e Mediolanum (MI:BMED) con un +1%. Positive anche Unicredit (MI:CRDI), Intesa Sanpaolo (MI:ISP), Mediobanca (MI:MDBI) e Banco Bpm (MI:BAMI).
Tra le blue chips resta in corsa la Juventus (MI:JUVE) con un guadagno superiore al 2,40%, dopo che i sorteggi di Champions League hanno riservato ai bianconeri i francesi del Lione, alimentato le speranze di un ulteriore passaggio del turno con possibili introiti aggiuntivi per 15 milioni di euro.
Tra i migliori titoli troviamo anche Nexi (MI:NEXII), dopo che il Sole 24 Ore tornava sul tema della possibile fusione con SIA. Secondo il quotidiano finanziario, il consiglio di amministrazione Sia è stato ridisegnato dalla controllante Cdp con l'obiettivo di procedere a un'IPO o più probabilmente a un'operazione straordinaria con Nexi.
Resta positiva anche Fiat (MI:FCHA) alla vigilia della possibile firma del “memorandum of understanding”, base per la fusione con Psa.