Investing.com - Il prezzo dell’oro continua a salire questo mercoledì, ma gli investitori restano cauti per via del persistente rafforzamento del dollaro che mantiene i guadagni limitati.
L’oro con consegna a dicembre è salito dello 0,30% a 1.225,70 dollari sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange da 1.222,00 dollari di ieri.
Il prezzo dell’oro ieri ha guadagnato terreno, riprendendosi dal minimo da gennaio registrato precedentemente, dal momento che il dollaro è sceso dopo aver toccato il massimo degli ultimi quattro anni contro il paniere delle altre principali valute.
Oggi la richiesta di dollaro continua ad essere sostenuta in seguito ai dati di ieri che hanno mostrato che il settore manifatturiero statunitense ha visto un’espansione a settembre allo stesso tasso di crescita del mese scorso, il massimo di oltre quattro anni.
I dati si sono uniti alle aspettative che la Federal Reserve possa decidere di alzare i tassi di interesse prima del previsto, considerato il miglioramento della ripresa economica statunitense.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 84,80, non lontano dal massimo degli ultimi quattro anni di 84,86 registrato lunedì.
L’oro ha trovato supporto per via dell’aumento della richiesta di investimento rifugio scatenata dalla notizia degli attacchi aerei statunitensi in Siria, che ha alimentato i timori per i rischi geopolitici. L’oro è sempre stato considerato un investimento rifugio nei periodi di incertezza economica globale.
I mercati azionari asiatici sono stati negativi durante la notte, poiché la notizia degli attacchi aerei ha ridotto la propensione al rischio.
Sempre sul Comex, l’argento con consegna a dicembre scende dello 0,07% a 17,765 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre è in salita dello 0,39% a 3,047 dollari la libbra.