Investing.com - L’euro subisce un’impennata contro le altre principali valute questo giovedì, dopo la decisione della Banca Centrale Europea di tagliare i tassi di deposito, lasciando però invariato il tasso di rifinanziamento dopo il vertice di politica monetaria.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,94% a 1,0713, non lontano dal minimo di sette mesi e mezzo di 1,0549 di ieri.
Il consiglio direttivo della BCE ha abbassato il tasso di deposito a -0,3% da -0,20%, come previsto.
Il tasso di finanziamento principale è rimasto invariato al minimo storico dello 0,05%, in linea con le attese. La banca centrale ha mantenuto invariato anche il tasso di prestito marginale, il tasso applicato alle banche in caso di un prestito dalla BCE, allo 0,30%.
La BCE ha inoltre dichiarato che annuncerà “ulteriori misure di stimolo” nel corso della conferenza stampa post-vertice.
Gli analisti dei mercati prevedono che la banca centrale aumenti il programma mensile di allentamento monetario a 75 miliardi di euro dagli attuali 60 miliardi.
I dati deludenti di ieri sull’inflazione nella zona euro hanno alimentato le speculazioni che la BCE possa annunciare nuove misure per supportare l’aumento dei prezzi. Durante il vertice di ottobre, il Presidente della BCE Mario Draghi ha parlato della possibilità di introdurre nuovi stimoli.
La moneta unica schizza anche contro lo yen e la sterlina, con la coppia EUR/JPY su dell’1,01% a 132,12 ed il cambio EUR/GBP in salita dello 0,75% a 0,7149.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,72% a 99,33, staccandosi dal massimo di sette mesi e mezzo di 100,54 registrato ieri.