Di Alessandro Albano
Investing.com - Saipem (MI:SPMI) sprofonda letteralmente a Piazza Affari (-25% ad euro 1,4530) dopo aver tagliato la guidance sui conti 2021 e il backlog. Revisioni che hanno spinto la società a chiedere aiuto finanziario a Cassa Depositi e Prestiti ed Eni (MI:ENI) (azionisti di maggioranza).
"La backlog review - si legge nella nota del gruppo - evidenzia, a causa del perdurare del contesto della pandemia, dell’aumento, attuale e prospettico, dei costi delle materie prime e della logistica, un significativo deterioramento dei margini economici a vita intera di alcuni progetti relativi all’E&C Onshore e all’Offshore wind con conseguente effetto, in applicazione dei principi contabili internazionali, sui risultati economici consolidati di Saipem (MI:SPMI)".
Rispetto all’outlook comunicato al mercato il 28 ottobre scorso, l'EBITDA adjusted consolidato del secondo semestre 2021 sarà in riduzione "di circa 1 miliardo di euro, a causa, spiega la società quotata, "della backlog review per progetti E&C Onshore per i quali l’incremento dei costi per materiali e logistica è, in funzione delle tipologie dei contratti, solo parzialmente recuperabile, e ii) alle recenti ulteriori difficoltà di progetti offshore wind, dove si combinano impatti da forniture critiche con revisione di stime di tempi e costi di esecuzione".
La società prevede, inoltre, una contrazione dei ricavi consolidati del secondo semestre 2021 da 4,5 miliardi di euro a 3,5 miliardi di euro a seguito di "una diminuita marginalità dei progetti", di "minori volumi per costi rimborsabili (senza effetto sull’ebitda) e il rallentamento nell’avanzamento di alcune commesse per il protrarsi della pandemia".
Il 2021 vedrà un capex di "circa 0,16 miliardi di euro, rispetto all’outlook di circa 0,25 miliardi di euro per il secondo semestre 2021", mentre la posizione finanziaria netta a fine 2021 sarà pari a "circa 1,5 miliardi di euro rispetto all’outlook di circa 1,7 miliardi di euro".
Il bilancio 2021, avverte Saipem, è previsto "chiudersi con perdite superiori al terzo del capitale sociale, integrando i presupposti previsti dall’art. 2446 del codice civile", e il verificarsi di tali presupposti potrà determinare, "successivamente al decorso dei termini contrattuali e salvo ottenimento di apposito waiver dalle controparti bancarie, l’insorgenza del diritto delle stesse di accelerare la scadenza di alcuni finanziamenti in essere in favore del Gruppo Saipem".
La società, in preda ad una crisi finanziaria, ha avviato contatti preliminari con le controparti bancarie per "curare in via anticipata i potenziali effetti sui contratti di finanziamento", e ha chiesto ad Eni (MI:ENI) e CDP Industria di "verificare la loro disponibilità a partecipare a una tempestiva e adeguata manovra finanziaria".