Versione originale di Laura Sánchez - traduzione a cura di Investing.com
Investing.com - I mercati finanziari hanno avuto un cattivo inizio nel mese di maggio, data la crisi degli ultimi giorni dopo le minacce di Trump alla Cina. Dovremmo seguire il detto "Sell in May and go away " e vendere a maggio? In generale, gli esperti non lo raccomandano.
JP Morgan (NYSE:JPM) sta scommettendo su queste cadute degli ultimi giorni per posizionarsi in azioni che ora sono ad un prezzo più basso. Il motivo indicato da questi esperti è che questo fattore di incertezza non sarà mantenuto nel tempo, ma è piuttosto un rischio a breve termine.
E' inoltre necessario tenere conto dei rialzi che hanno finora consolidato i mercati nel corso di quest'anno. "Vale la pena chiedersi se gli investitori dovrebbero vendere le loro azioni dopo questi forti aumenti. In questo caso, non pensiamo che, da una prospettiva empirica, le forti oscillazioni dei prezzi su un orizzonte temporale di tre mesi tendano ad essere seguite da rendimenti superiori alla media nei prossimi 6-12 mesi", afferma Christian Schmitt, senior manager di Ethenea Independent Investors.
Secondo questo esperto, "è probabile che ci sia un piccolo consolidamento a breve termine e si tratterebbe, come spesso viene chiamata, di una sana correzione. Ma questi consolidamenti non sono, in media, abbastanza significativi da adeguare di conseguenza il posizionamento di un portafoglio.
Secondo Schmitt, "vendere a maggio e andarsene" trova alcune prove storiche. "Infatti, i mesi estivi sono i più deboli in termini di rendimenti medi. Ma questo è solo un ulteriore argomento di cui gli investitori dovrebbero tenere conto al momento di prendere le loro decisioni di investimento.
Il senior manager di Ethenea Independent Investors afferma: "dal nostro approccio al mercato, che include una panoramica di tutti i fattori che influenzano i rendimenti azionari futuri - sommando tutti i fattori macroeconomici, la politica monetaria, i fondamentali, le valutazioni, gli aspetti tecnici del mercato e i segnali provenienti da altre classi di attività come le materie prime, le valute e il reddito fisso - concludiamo che ora esiste un contesto di mercato favorevole per le azioni. Il fatto che siamo nel mese di maggio e che le borse hanno già realizzato alcuni guadagni significativi dall'inizio dell'anno non è sufficiente per vendere le azioni in portafoglio.
Da parte sua, Sergio Avila, analista di IG, spiega che "gli investitori che vendono a maggio corrono il rischio di dover riacquistare in ottobre, o almeno rinunciare alle loro posizioni vincenti" e aggiunge che "la posizione dell'investitore in questo momento è ancora rialzista”.
Banca March raccomanda di non seguire la famosa frase e analizzare la situazione anno dopo anno. In questo caso, essi sottolineano che "i fondamentali stanno gradualmente cominciando a migliorare, e abbiamo grandi speranze per la ripresa della Cina e della regione asiatica. Ad un certo punto, le attività rischiose dovranno riprendere aria fresca e si creerà una migliore opportunità di acquisto”.