Di Mauro Speranza
Investing.com – Settore automobilistico ancora debole sui mercati europei dopo il discorso di Donald Trump di ieri che non ha offerto indicazioni sulla possibile introduzione dei dazi sulle automobili.
Ieri il presidente degli Stati Uniti ha incentrato il suo discorso sulla situazione economica, ma non ha fatto cenno alla possibile proroga di sei mesi relativamente al 25% di tariffe sul settore.
“L’Europa ha barriere commerciali peggiori della Cina”, ha detto Trump, ma oggi è attesa la decisione da parte della sua amministrazione.
Secondo alcune indiscrezioni diffuse dai media, la proroga potrebbe essere decisa per rinviare i negoziati alla nuova commissione guidata da Ursula von der Leyen, il cui insediamento avverrà il primo dicembre.
A questo, potrebbero aggiungersi le pressioni sulla Casa Bianca arrivate dalle lobby delle auto, con i car maker tedeschi che nei mesi scorsi hanno incontrato Trump alla Casa Bianca, promettendo grandi investimenti nei loro stabilimenti americani, sperando così di evitare i dazi.
La Casa Bianca ha diffuso alcune stime che parlano di creazione di 25 mila nuovi posti di lavoro nelle fabbriche tedesche, mentre il rappresentante speciale al commercio Robert Lighthizer oggi sottoporrà a Trump un report con lo stato delle negoziazioni con l’Unione europea.
Secondo alcune stime, inoltre, l’imposizione dei dazi potrebbe pesare sul costo delle automobili per i consumatori americani per una cifra tra i 1.400 e i 7 mila dollari.
Sui mercati, intanto, le vendite caratterizzano il settore auto. L’indice di settore europeo, il Future EURO STOXX 600 Auto.&Parts, cede l’1,49%, trascinato da Faurecia (PA:EPED) (-3%), Continental (DE:CONG) (-2%), Pirelli (MI:PIRC) (-2%), seguite da Michelin (PA:MICP), Freni Brembo (MI:BRBI), Volkswagen (DE:VOWG), Peugeot (PA:PEUP), Daimler (DE:DAIGn), Fiat (MI:FCHA), Renault (PA:RENA) e BMW (DE:BMWG) che cedono oltre l’1%, mentre resta negativa anche Ferrari (MI:RACE).