Il rendimento del 10-year U.S. Treasury note è salito lunedì al di sopra del 5,0%, raggiungendo un livello mai visto prima nel luglio 2007.
L'aumento dei rendimenti obbligazionari è il risultato delle aspettative degli investitori di una robusta crescita economica statunitense e delle preoccupazioni per le sfide fiscali.
L'impennata dei rendimenti nella parte lunga della curva dei rendimenti ha fatto seguito alle dichiarazioni del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, il quale ha suggerito che la forte economia statunitense e il mercato del lavoro rigido potrebbero rendere necessarie condizioni finanziarie più restrittive.
"La curva dei rendimenti ha proseguito il suo irripidimento al ribasso, guidato da dati macro più forti del previsto e da un'offerta elevata. La dinamica domanda/offerta, con un'offerta elevata e una domanda in calo, rimarrà il principale motore dei Treasury a più lunga scadenza", hanno dichiarato gli analisti di JPMorgan.
Il rendimento ha raggiunto il 5,021% lunedì, facendo scendere di mezzo punto percentuale il S&P 500. L'indice era scambiato a 4200 alle 06:20 EDT (11:20 GMT).
"Il tono di rischio globale continua con il conflitto in corso in Medio Oriente", hanno aggiunto gli analisti.
L'S&P 500 sta ora testando il supporto chiave a breve termine, che si trova nella zona 4180-4200.
Altrove, il dollaro americano è rimasto forte, mantenendo la sua posizione intorno al livello di 150 contro lo yen giapponese. Si ritiene che la Banca del Giappone possa intervenire acquistando yen sul mercato aperto per evitare un ulteriore calo oltre questo punto.