Investing.com - Secondo una nota di ricerca di BTIG di mercoledì, la reazione di S&P 500 agli ultimi dati di Indice dei prezzi al consumo (CPI) suggerisce uno scenario di rischio-rendimento a breve termine poco soddisfacente, nonostante l'impressionante movimento dell'indice dopo la pubblicazione del CPI.
Lo SPDR® S&P 500 (NYSE:SPY) ha registrato un RSI superiore a 67 e ha aperto con un gap up di oltre lo 0,80% nel giorno della pubblicazione dell'IPC. Questo evento è piuttosto raro, essendosi verificato solo 12 volte dal 1993, con l'ultimo caso il 5 giugno 2020.
L'analisi di questi eventi rivela rendimenti a termine misti, ma con un'evidente inclinazione negativa nel breve termine. Gli ultimi sette casi hanno portato ogni volta a un'operazione negativa per lo SPY cinque giorni dopo, con un calo medio dell'1,26%.
Osservando i risultati migliori e peggiori di questi ultimi sette casi, il guadagno più alto nei cinque giorni successivi è stato dell'1,21%, mentre la perdita peggiore è stata del 4,74%. Questi dati suggeriscono che il rapporto rischio-rendimento a breve termine propende per il lato negativo dopo un segnale di questo tipo.
La nota sottolinea inoltre che, nonostante l'S&P 500 sia in rialzo di oltre l'1%, l'ampiezza del mercato non è così forte come sembra, con solo il 73% del volume del NYSE in titoli in rialzo.
È interessante notare che il settore più performante della giornata è stato quello dei tecnologici, uno sviluppo sorprendente se si considera che ci si aspettava una performance più forte da settori come i finanziari nell'attuale scenario di mercato.