ROMA (Reuters) - Le organizzazioni degli allevatori e l'industria lattiero-casearia hanno raggiunto oggi un accordo trimestrale sul prezzo del latte, che prevede un aumento di 3,1 centesimi di euro per litro venduto dalla stalla.
Lo riferiscono la Coldiretti e il ministero delle Politiche Agricole.
L'accordo riguarda il latte prodotto e commercializzato nei mesi di dicembre 2015, gennaio e febbraio 2016.
Assolatte, il cartello degli industriali di settore, e la grande distribuzione organizzata si sono impegnati a versare un aumento di 2,1 centesimi al litro, ha detto un portavoce di Coldiretti, il più grande sindacato agricolo italiano.
Un altro centesimo proviene dai 25 milioni di euro stanziati come provvedimento straordinario Ue per il settore lattiero, dice il ministero.
Il prezzo del latte alla stalla arriverà così a 37,1 centesimi al litro in Lombardia, la prima regione per produzione lattiera.
Le singole Regioni potranno però decidere di stanziare fondi aggiuntivi, dice Coldiretti, secondo cui è stato raggiunto "un primo risultato concreto della nostra mobilitazione".
Il sindacato ha promosso infatti nelle scorse settimane manifestazioni per chiedere l'aumento dei prezzi pagati alla stalla, affermando che i prezzi sono inferiori agli stessi costi di produzione.
A inizio dicembre è atteso intanto il giudizio dell'Antitrust sull'esposto presentato da Coldiretti contro Lactalis, principale gruppo lattiero europeo, che in Italia è proprietario di marchi come Parmalat, Locatelli, Invernizzi, Galbani e Cadermartori.
Secondo il sindacato, Lactalis controlla il 33% del mercato italiano del latte a lunga conservazione (Uht). Per questo gli allevatori chiedono che l'Antitrust verifiche eventuali "comportamenti scorretti nel pagamento del latte".
(Massimiliano Di Giorgio)