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Trading poco mosso prima dell'intervento di Powell

Pubblicato 26.08.2022, 08:33
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Di Peter Nurse

Investing.com - I mercati azionari europei sono diretti per un avvio cauto del trading di venerdì, in vista dell'atteso discorso del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, che potrebbe offrire indizi sui piani di inasprimento monetario della banca centrale statunitense. Pochi movimenti anche per i derivati degli indici USA come il S&P 500.

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Gli investitori attendono con impazienza il discorso di Powell al simposio di Jackson Hole, alle 16:00 CEST per capire quanto aggressivamente la Fed intenda ancora aumentare i tassi di interesse.

Nelle ultime settimane i responsabili politici hanno sottolineato quanto sia importante per la Fed tenere sotto controllo l'inflazione, ma i dati recenti hanno anche evidenziato un raffreddamento dell'economia statunitense, con il rischio di spingere la più grande economia del mondo, nonché principale motore di crescita, verso la recessione.

Le preoccupazioni per la crescita sono ancora più accentuate in Europa, dove il continente sta lottando per far fronte a una crisi energetica e all'impennata dei prezzi del gas in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

Giovedì l'indice Ifo tedesco sul clima degli affari è sceso al livello più basso degli ultimi due anni e venerdì l'indice Gfk tedesco sul clima dei consumatori ha dipinto un quadro altrettanto desolante. L'indice previsionale Gfk è sceso a -36,5 per il mese di settembre, notevolmente al di sotto del -31,8 previsto e con un forte calo rispetto al -30,9 rivisto al ribasso del mese precedente.

Interessante anche la decisione del regolatore energetico britannico Ofgem di aumentare il tetto massimo per le bollette energetiche domestiche fino alla cifra record di 3.549 sterline (4.189 dollari) a partire dal 1° ottobre.

Si prevede che questo importo sarà ancora più alto a gennaio, dato che il Regno Unito compete con altre nazioni per le limitate forniture di gas, e rappresenta un salto significativo rispetto al tetto massimo dello scorso inverno, pari a 1.277 sterline.

Venerdì scorso il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck ha dichiarato che rivaluterà l'imposta sui consumatori per contribuire a finanziare gli aiuti ai fornitori in seguito all'impennata dei prezzi del gas, tra le proteste per i profitti delle aziende del settore.

I prezzi del greggio Brent e WTI sono in rialzo anche questo venerdì, in linea con la prospettiva di un'ulteriore restrizione dell'offerta globale, per chiudere la settimana con forti guadagni.

La prospettiva di un taglio della produzione da parte dell'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio, guidata dall'Arabia Saudita, ha rafforzato il sentimento questa settimana, superando la probabilità di un ritorno dell'Iran sui mercati petroliferi qualora dovesse concludere un accordo nucleare con l'Occidente.

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