Investing.com - Apertura in crollo per Ubi Banca (MI:UBI) a Piazza Affari con il titolo che tocca un -5% dopo la chiusura negativa di ieri a -1,33%, per poi trovare un recupero a -1,93%.
Il titolo, dunque, perde i guadagni arrivati nei primi tre giorni della settimana e si avvia a chiudere le ultime cinque sedute in perdita.
La banca ha rilasciato i dati trimestrali e annuali segnando un un 2018 con utile adjusted a 302,4 milioni di euro e una cedola a 0,12 euro.
Il quarto trimestre 2018 è risultato in linea con le previsioni del consensus degli analisti: utile migliore del previsto a 28,7 milioni contro i 24 milioni attesi dal mercato. Peggiore la performance dei ricavi che arrivano a 866 milioni rispetto ai previsti 889 dal consensus.
Il margine di interesse si è attestato a 441 milioni (445 milioni le attese), le commissioni nette a 390,6 milioni (392), gli oneri operativi a 616 milioni (617) e le rettifiche su crediti a 243 milioni (208). Quanto agli aggregati patrimoniali, i crediti verso la clientela sono pari a 89 miliardi (dai 91 di inizio anno), la raccolta diretta e' di 92,2 miliardi e quella indiretta e' scesa del 4,1% a 94,7 miliardi.
Sul fronte della qualità del credito, lo stock degli Npl lordi è pari a 9,7 miliardi, con un'incidenza del 10,42% sul totale crediti (dal 12,85% di inizio anno). I crediti deteriorati netti sono pari a 5,9 miliardi, pari al 6,72% degli impieghi. La copertura totale dei crediti deteriorati è pari al 38,5% (al 48,96% per le sofferenze).
Al centro dell’attenzione del board ci sarà il nuovo piano industriale considerando il nuovo orizzonte che si affaccia nel 2019, con“i tassi ancora negativi e lo spread che è il doppio di quello che era stato previsto nel piano industriale attuale”, secondo le parole del consigliere delegato Victor Massiah.
“A mio avviso”, spiega Massiah commentando i conti, “il piano industriale, che avrebbe inevitabilmente un orizzonte temporale nuovo, puo' sostituire in maniera anticipata quello attuale che comunque ha 18 mesi di vita residui perché scade a fine del 2020, con uno scenario di tassi e di spread diverso, con uno scenario di crescita purtroppo in questo momento diverso, ma che allo stesso tempo puo' portare dentro, nel piano, le lezioni apprese, ulteriori, che abbiamo compreso in questi anni e che mi portano comunque a essere ottimista”.
Inoltre, a breve scarà il triennio di mandato dei due Consigli con la banca che passerà al sistema monistico come approvato nell’assemblea di ottobre. “Ci sarà un unico Consiglio”, aggiunge Massiah, e questo “sarà conseguentmente diverso da quelli attuali e sarà un elemento importante” per il futuro della banca.