Di Sam Boughedda
In una nota di questo martedì, gli analisti di UBS hanno detto agli investitori che puntano a 3900 per l’indice S&P 500 alla fine del 2023.
Con gli economisti di UBS che prevedono una recessione negli Stati Uniti nel periodo Q2-Q4 2023, l’assetto per il 2023 “è essenzialmente una corsa tra l’allentamento dell’inflazione e delle condizioni finanziarie e il prossimo colpo alla crescita e agli utili”.
“La storia mostra che la crescita e gli utili continuano a deteriorarsi fino ai minimi di mercato prima che le condizioni finanziarie si allentino materialmente. Riteniamo che 3200 nel Q2 su EPS forward di 14,5x di 220 dollari sia un minimo ragionevole, ipotizzando ulteriori tagli alle stime in linea con il ritmo pre-recessione. Un calo dei rendimenti delle società Baa (spread+10y) dopo i tagli della Fed nel Q3 darebbe il via alla ripresa azionaria”, scrivono gli analisti. “Puntiamo a 3900 per l’S&P 500 alla fine del 2023 sulla base di EPS di 215 dollari nel 2024, in linea con i livelli del trend, e di un fair value forward P/E di 18x, che presuppone un rendimento USA a 10 anni del 2,65%”.
Inoltre, UBS fissa un target di 4400 per la fine del 2024, sulla base di una crescita degli EPS del 10% prevista e di un P/E leggermente più alto, dato che i rendimenti scenderanno maggiormente.
“Prevediamo che gli EPS del 2023 scenderanno di oltre l’11% a 198 dollari, con margini in calo al di sotto dei livelli del 2020 per l’S&P esclusi Fins/Energy su ULC molto più elevati. Il consenso per gli EPS del ‘23 e ‘24 dovrebbe scendere di oltre il 15%, ma il minimo degli EPS NTM è probabile alla fine del ‘24”, aggiungono gli analisti.