PECHINO (Reuters) - La segretaria al Commercio degli Stati Uniti, Gina Raimondo, ha discusso ieri con il ministro del Commercio cinese Wang Wentao i timori relativi alle restrizioni imposte alle aziende statunitensi, tra cui Intel (NASDAQ:INTC) e Micron Technology, in un incontro in cui i due Paesi hanno anche concordato di iniziare a scambiarsi informazioni sui controlli alle esportazioni.
I due ministri hanno discusso anche delle recenti restrizioni imposte dalla Cina alle esportazioni di gallio e germanio in un ampio e sincero colloquio durato più di due ore, seguito da un pranzo di due ore, secondo un breve commento di Raimondo e del dipartimento del Commercio.
Raimondo intende dare spazio alle preoccupazioni delle imprese statunitensi che hanno difficoltà ad operare in Cina. "Stiamo raccogliendo risultati. Otterremo una comunicazione formale", ha detto in un incontro con i funzionari del settore.
Raimondo è l'ultimo rappresentante dell'amministrazione Biden a recarsi a Pechino nel tentativo di rafforzare le comunicazioni, in particolare sull'economia e sulla difesa, con gli attriti economici tra le due maggiori economie del mondo che minacciano di incrinare le relazioni commerciali.
Raimondo ha detto ai giornalisti di aver discusso con l'omologo cinese i propri timori riguardo all'effettivo divieto di acquisto di chip di memoria Micron da parte della Cina.
Il titolo di Micron ha chiuso in rialzo del 2,5% e quello di Intel è salito dell'1,1% dopo la notizia, riportata per prima da Reuters.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)