OraFinanza - Wall Street ancora poco mossa dopo i dati macro di oggi con il dollaro ancora forte e l’oro in netto calo. Sull’azionario i future sul Dow Jones segnano una leggera crescita (+0,30%), mentre quelli sul Nasdaq e i contratti sullo S&P500 restano fermi al palo. In evidenza il titolo Walt Disney nel pre market USA, in crescita del 9% dopo aver alzato le sue previsioni sugli utili del 2025.
La materia prima gialla cede l’1% e scende a 2.556 (prezzo spot) e 2.560 (future) dollari l’oncia, ai minimi dal settembre scorso. Tenta il recupero il petrolio: Brent a 72,90 dollari e greggio WTI a 69 dollari al barile. Infine, il Bitcoin resta in crescita e sfiora i 92 mila dollari.
Dopo il dato di ieri sull’inflazione, oggi quello sui prezzi alla produzione di ottobre ha mostrato un aumento a +0,2% su base mensile (in linea con le attese) rispetto al precedente numero piatto. Su base annuale sono cresciuti del 2,4%, anche in questo caso segnando un aumento rispetto a quello precedente (+1,8%), ma sono risultati leggermente inferiori alle attese.
Oggi erano attesi anche i dati sulle richieste iniziali di disoccupazione per la settimana terminata il 9 novembre e i numeri hanno mostrato 217 mila nuove domande rispetto alle 221 mila precedenti e leggermente inferiori alle previsioni (224 mila).
I numeri erano attesi soprattutto in vista della prossima riunione di dicembre della Federal Reserve e ora i trader stanno ampiamente prezzando una probabilità dell'82,5% di un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base, in leggero aumento se paragonato con il 78,9% precedente ai dati macro di oggi, secondo lo strumento FedWatch di CME Group.
Oggi, intanto, è atteso l’intervento a Dallas del Presidente della Fed, Jerome Powell, in agenda per le ore 21 italiane e il boss dell’istituto dovrebbe fornire un aggiornamento sulle sue prospettive economiche.
Le aspettative di una crescita più elevata e di un'accelerazione dell'inflazione una volta che Trump inizierà ad attuare le sue politiche hanno offerto un forte impulso al dollaro, che è salito di oltre il 2% dall'inizio del mese. Il cambio EUR/USD scende a 1,0505, ai minimi dal novembre 2022.
I suoi guadagni stanno pesando su una serie di asset, portando i prezzi dell'oro vicino ai minimi di due mesi e spingendo lo yen ai livelli più bassi da luglio, vicino ai livelli in cui le autorità giapponesi sono intervenute l'ultima volta per sostenere la valuta. L'euro è sceso fino allo 0,4%, toccando i minimi da oltre un anno. Anche la Banca Centrale Europea dovrebbe tagliare i tassi a dicembre.
Nonostante i dati sull'inflazione statunitense abbiano alimentato le speranze di un potenziale taglio dei tassi da parte della Fed a metà dicembre, c'è preoccupazione che le politiche di Trump su tasse e tariffe possano riaccendere la crescita dei prezzi il prossimo anno. Il controllo unificato dei repubblicani sui rami elettivi del governo limita potenziali freni al potere del presidente entrante.
Secondo Amelie Derambure, senior multi-asset portfolio manager di Amundi, “c'è l’aspettativa che la politica di Trump sarà favorevole al mercato, alla crescita, avrà un impatto sull'inflazione più alta ma non in modo massiccio, e la deregolamentazione sarà positiva per alcuni settori. L'ipotesi è che avremo un Trump 'soft', senza grandi impatti negativi prezzati dai mercati".
Walt Disney (+9%): EPS rettificato nel quarto trimestre fiscale a 1,14 dollari, superiore alle previsioni di 1,10 dollari (dati LSEG).
Cisco Systems (-4%): prevede ricavi annuali compreso tra 55,3 e 56,3 miliardi di dollari, oltre la precedente previsione di 55 e 56,2 miliardi.
Advance Auto Parts (-4%): prevede per l'esercizio 2025 ricavi netti compresi tra 8,4 e 8,6 miliardi di dollari, mancando le aspettative di 10,77 miliardi (dati LSEG).
Zeta Global Holdings (+17%): ha autorizzato un programma di riacquisto fino a 100 milioni di dollari di azioni ordinarie di classe A fino al 31 dicembre 2026.
Harrow (-24%): ricavi del terzo trimestre saliti del 43,8% a 49,3 milioni di dollari, mancando le stime di 52,8 milioni (dati LSEG).
Nvidia
New Street: ‘neutral’ e prezzo obiettivo aumentato da 143 a 167 dollari.
Tesla (NASDAQ:TSLA)
Jefferies: ‘neutral’ e target price alzato da 195 a 300 dollari.
Spotify (NYSE:SPOT)
UBS: ‘buy’ e prezzo obiettivo incrementato da 415 a 485 dollari.
The Home Depot
UBS: ‘buy’ e target price migliorato da 425 a 475 dollari.
Pfizer (NYSE:PFE)
UBS: ‘neutral’ e prezzo obiettivo confermato a 31 dollari.