Di Peter Nurse
Investing.com - L’apertura di Wall Street è attesa in ribasso questo lunedì, in scia al tonfo della scorsa settimana, con gli investitori preoccupati per la crescita futura dopo che la Federal Reserve ha inasprito la sua lotta all’inflazione.
Alle 13:00 CEST, il contratto dei future Dow scende di 155 punti, dello 0,5%, i future S&P 500 vanno giù di 20 punti, o dello 0,6% ed i future Nasdaq 100 sono in calo di 50 punti, o dello 0,4%.
I principali indici hanno chiuso la settimana in forte perdita, scendendo per la quinta settimana su sei. Il blue-chip Dow Jones Industrial Average ha chiuso in discesa di quasi 500 punti, o dell’1,6% venerdì, nuovo minimo di chiusura per il 2022. L’indice S&P 500 ha segnato -1,7% ed il Nasdaq Composite -1,8%.
I ribassi hanno seguito la decisione della banca centrale USA di alzare i tassi di interesse di ben 75 punti base per la terza riunione di fila, segnalando che potrebbero arrivare al 4,6%, dall’attuale target range del 3%-3,25%, prima di scendere.
Gli investitori temono che questi aumenti aggressivi possano far cadere l’economia in recessione.
E si focalizzeranno sui commenti del Presidente della Fed di St. Louis James Bullard, della Presidente della Fed di Cleveland Loretta Mester, del Presidente della Fed di Chicago Charles Evans e del vice Presidente della Fed Lael Brainard questa settimana, per avere indicazioni circa la possibilità di un quarto rialzo da 75 bps a novembre.
Il calendario economico questo lunedì prevede i report sugli ordinativi di beni durevoli, sulla fiducia dei consumatori, sulle vendite di case nuove e in corso, nonché il dato di agosto sull’indice PCE, l’indicatore sull’inflazione preferito dalla Fed.
Sul sentiment pesa anche il peggioramento della situazione in Europa dell’Est, con la Russia che sta mobilitando le truppe, mentre sono in corso dei referendum nelle zone occupate dell’Ucraina.
In Europa, la fiducia delle imprese in Germania questo mese è crollata al minimo dall’inizio della pandemia, con l’indice Ifo sul clima di fiducia delle imprese relativo al mese di settembre sceso ad 84,3, il livello più basso dal maggio 2020.
Amazon (NASDAQ:AMZN) sarà sotto i riflettori: il colosso della distribuzione online ha annunciato che il periodo di offerte riservate ai membri comincerà l’11 ottobre, per spingere il fatturato del periodo delle feste.
I prezzi del petrolio si indeboliscono questo lunedì, scendendo a livelli che non si vedevano da inizio gennaio.
L’indice del dollaro è salito ad un nuovo massimo di 20 anni questo lunedì, rendendo le materie primevalutate in dollari, petrolio compreso, più costose per i titolari di altre valute.
Alle 13:00 CEST, i future del greggio USA scendono dell’1,2% a 77,81 dollari al barile, mentre il contratto del Brent va giù dell’1,2% ad 84,00 dollari. Entrambi i contratti sono crollati di circa il 5% venerdì.
Intanto, i future dell’oro sono in calo dello 0,5% a 1.647,55 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 0,9652, giù dello 0,4%.