Di Peter Nurse
Investing.com - L’apertura dei mercati azionari statunitensi è vista in rialzo questo lunedì, sulla scia del tono positivo della fine della scorsa settimana, in attesa della pubblicazione dei dati sull’inflazione che potrebbero influenzare la decisione della Federal Reserve.
Alle 13:00 CEST, il contratto dei future Dow sale di 115 punti, dello 0,4%, i future S&P 500 vanno su di 20 punti, o dello 0,5% ed i future Nasdaq 100 sono in salita di 60 punti, o dello 0,5%.
I principali indici hanno iniziato settembre positivamente, interrompendo tre settimane di calo, con l’S&P 500 che ha chiuso a +3,7%, il NASDAQ Composite a +4,1% ed il Dow Jones Industrial Average a +2,7%.
L’ottimismo dovrebbe proseguire questo lunedì, grazie alla notizia delle vittorie ucraine del weekend, che alimentano le speranze di una rapida fine della guerra e dei distruttivi attacchi economici reciproci tra Occidente e Russia.
Resta comunque la cautela in vista del vertice della prossima settimana della Federal Reserve, che dovrebbe alzare i tassi di interesse di 75 punti base per la terza volta.
Domani sarà pubblicato il report sull’inflazione di agosto e sarà uno degli ultimi dati sull’inflazione che la banca potrà analizzare prima della riunione.
L’indice IPC core dovrebbe risultare allo 0,3% su base mensile, come il mese prima; sarebbero le letture consecutive più basse dall’autunno scorso. Il dato IPC generale dovrebbe essere pari a -0,1% sul mese, mentre la lettura annuale dovrebbe risultare all’8,1%, in calo dall’8,5% di luglio.
Oracle (NYSE:ORCL) pubblicherà i risultati dopo la chiusura di questo lunedì e saranno seguiti con attenzione dato il difficile macro-contesto.
I prezzi del petrolio salgono, grazie al tono generale positivo, in ripresa dopo aver registrato la chiusura settimanale più bassa in sette mesi venerdì.
I dati commerciali della scorsa settimana hanno rivelato che le importazioni petrolifere cinesi sono sostanzialmente rallentate ad agosto a causa delle restrizioni per il COVID, alimentando i timori di una considerevole distruzione della domanda da parte del maggiore importatore mondiale.
Alle 13:00 CEST, i future del greggio USA salgono dello 0,9% ad 87,56 dollari al barile, mentre il contratto del Brent va su dell’1,1% a 93,83 dollari.
Intanto, i future dell’oro salgono dello 0,5% a 1.737,85 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,0145, in rialzo dell’1,1% al massimo di tre settimane.