Di Peter Nurse
Investing.com - L’apertura dei listini statunitensi si attende in discesa questo lunedì, sul sentiment pesano gli scontri in Cina per le prolungate restrizioni per il COVID, all’inizio di una settimana che comprende il report sull’occupazione USA di novembre.
Alle 13:00 CET, il contratto dei future Dow scende di 190 punti, o dello 0,6%, i future S&P 500 vanno giù di 30 punti, o dello 0,7% ed i future Nasdaq 190 sono in calo di 85 punti, o dello 0,7%.
I tre principali indici hanno registrato rialzi la scorsa settimana, nei segnali che la Federal Reserve rallenterà il ritmo degli inasprimenti a dicembre.
L’indice blue-chip Dow Jones Industrial Average ha chiuso in salita dell’1,8%, l’indice S&P 500 dell’1,5% e l’indice Nasdaq Composite ha segnato +0,7%.
Il Presidente della Fed di St. Louis James Bullard ed il Presidente della Fed di New York John Williams terranno dei discorsi nel corso della giornata, seguiti dal Presidente Jerome Powell mercoledì.
Questa settimana, i riflettori sono puntati sul report sull’occupazione USA di novembre, che sarà pubblicato venerdì.
Gli economisti si aspettano un aumento di 200.000 posti di lavoro.
Questo lunedì, sul sentiment pesano le proteste del weekend in varie città cinesi per le rigide restrizioni per il COVID.
Tra la popolazione aumenta la frustrazione, con la politica zero-COVID in vigore ormai da tre anni.
Intanto, gli investitori seguono i risultati dei distributori nel periodo dello shopping natalizio: le spese online sono aumentate del 2,3% alla cifra record di 9,12 miliardi di dollari nel Black Friday, in base ad un report di sabato di Adobe Analytics.
I prezzi del petrolio sono in calo per la situazione in Cina.
Intanto, il G7 e l’Unione Europea non sono riusciti a trovare un accordo sul livello del price cap per il greggio russo.
Il tetto al prezzo dovrebbe entrare in vigore il 5 dicembre, insieme al divieto UE sul greggio russo.
Il giorno prima, l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio ed i suoi alleati, gruppo noto come OPEC+, si incontrerà per discutere dei livelli futuri di produzione.
Alle 13:00 CET, i future del greggio USA scendono del 3,2% a 72,84 dollari al barile, mentre il contratto del Brent va giù del 3,2% ad 81,04 dollari.
Intanto, i future dell’oro salgono dello 0,3% a 1.758,65 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,0479, in rialzo dello 0,8%.