Di Liz Moyer
Investing.com - Wall Street apre in ribasso, in scia ai dati che hanno mostrato un aumento dell’inflazione a gennaio rispetto al mese precedente.
Alle 15:48 CET, l’indice Dow Jones Industrial Average è in calo di 85 punti, pari allo 0,3%, mentre l’indice S&P 500 scende dello 0,1% e l’indice NASDAQ Composite dello 0,1%.
L’indice sui prezzi al consumo per il mese scorso è salito dello 0,5%, dopo un aumento rivisto dello 0,1% a dicembre. Il ritmo dell’aumento nell’anno terminato a gennaio è tuttavia rallentato, con +6,4%, leggermente superiore alle aspettative. Il tasso è rallentato dalla metà dello scorso anno.
L’inflazione core, che esclude i prezzi dei generi alimentari e dei carburanti, è salita dello 0,4% nel mese, come previsto, e del 5,6% sull’anno, anche in questo caso leggermente superiore alle aspettative.
Gli analisti speravano che i numeri fornissero una prova più definitiva del fatto che gli aumenti consecutivi dei tassi d’interesse applicati l’anno scorso per contenere l’inflazione stessero funzionando. I titoli growth, in particolare, sono saliti quest’anno nella speranza che la Fed potesse presto mettere una pausa ai suoi rialzi dei tassi.
Ma le speranze di una rapida conclusione del programma si stanno affievolendo. Molti ora si aspettano un altro aumento di un quarto di punto percentuale quando la Fed si riunirà a marzo e almeno un altro poi a maggio, con il tasso di riferimento che salirà sopra il 5% entro la metà dell’estate.
La lettura sull’ottimismo delle piccole imprese della National Federation of Independent Business si è attestata a 90,3 per il mese di gennaio, battendo le aspettative e registrando un aumento rispetto alla lettura precedente.
Le azioni di Coca-Cola Co (NYSE:KO) scendono nonostante le previsioni di un forte utile per l’intero anno. Marriott International Inc (NASDAQ:MAR) sale dello 0,6% dopo che il colosso alberghiero ha previsto utili per il primo trimestre superiori alle attese grazie alla forte domanda di viaggi.
Il petrolio è in ribasso. I future del greggio WTI scendono dell’1,9% a 78,66 dollari al barile, mentre i future del Brent sono in calo dell’1,6% ad 85,22 dollari al barile. I future dell’oro vanno giù dello 0,1% a 1860 dollari.