Di Liz Moyer
Investing.com - I titoli azionari statunitensi sono saliti lunedì dopo che Bank of America ha battuto le aspettative grazie all’aumento del reddito netto da interessi legato al rialzo dei tassi.
Alle 16:25 CEST, il Dow Jones Industrial Average era in rialzo di 658 punti, o il 2,2%, mentre l’S&P 500 era in rialzo del 2,8% e il NASDAQ Composite del 3,3%.
Bank of America Corp (NYSE:BAC), uno dei maggiori istituti di credito statunitensi, ha aggiunto 378 milioni di dollari alle riserve per le perdite, ma ha dichiarato che i suoi clienti al dettaglio hanno resistito. I prestiti sono cresciuti del 12% nell’ultimo anno. Le azioni di BofA sono salite del 5,8%.
Anche la Bank of New York Mellon (NYSE:BK) ha ricevuto una spinta dall’aumento dei tassi di interesse. Le sue azioni sono salite del 5,4%.
Questa settimana più di 60 società dell’S&P 500 presenteranno gli utili, tra cui Netflix Inc (NASDAQ:NFLX), Procter & Gamble Company (NYSE:PG) e Goldman Sachs Group Inc (NYSE:GS).
Venerdì l’S&P e il Nasdaq hanno registrato la quarta perdita settimanale in cinque settimane. La Fed si riunirà a novembre e si prevede che continuerà il suo percorso aggressivo di rialzo dei tassi di interesse, dato che l’inflazione non sembra arretrare.
L’indice sul settore manifatturiero dello Stato di New York è sceso a ottobre per il terzo mese consecutivo. L’indice delle condizioni generali delle imprese della Fed di New York è sceso di quasi 8 punti, a meno 9,1 in ottobre. Una lettura inferiore allo zero indica una contrazione. Gli analisti si aspettavano una lettura di meno 4.
Nel frattempo, nel Regno Unito, il nuovo Cancelliere dello Scacchiere Jeremy Hunt ha dichiarato che quasi tutti i tagli fiscali proposti saranno abbandonati. “Una responsabilità centrale per qualsiasi governo è quella di fare ciò che è necessario per la stabilità economica”, ha dichiarato Hunt. Il primo ministro Liz Truss ha sollevato dall’incarico il suo predecessore la settimana scorsa.
Il petrolio è in salita. Il greggio WTI è salito dello 0,5% a 85,05 dollari al barile, mentre i future Brent sono saliti dello 0,6%, a 92,16 dollari al barile. I future dell’oro sono saliti dell’1,1%, a 1.667 dollari.