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Rame in calo dopo l’impennata seguita alle notizie dalla Cina

Pubblicato 17.09.2014, 09:19
I futures del rame scendono, riflettori puntati sulla Cina e sulla Fed
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Investing.com - I futures del rame sono in calo questo mercoledì, dopo l’impennata seguita alla notizia delle nuove misure di stimolo adottate dalla banca centrale cinese per ridare vigore all’economia.

Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, il rame con consegna a dicembre è sceso di 2,1 centesimi, o dello 0,66%, a 3,145 dollari la libbra negli scambi della mattinata europea.

I prezzi sono rimasti in un range stretto che va da 3,142 a 3,173 dollari la libbra. I futures troveranno supporto a 3,065 dollari, il minimo dal 15 settembre e resistenza a 3,212 dollari la libbra, il massimo dal 16 settembre.

Ieri, i futures del rame hanno subito un’impennata di 8,0 centesimi, o del 2,61%, a 3,166 dollari dopo la notizia dell’iniezione di liquidità pari a 82 miliardi di dollari da parte della Banca Popolare Cinese a favore delle principali banche del paese per contrastare il rallentamento della seconda economia mondiale, dopo il calo degli investimenti esteri diretti e della produzione industriale ad agosto.

La Cina è il principale consumatore mondiale di rame, col 40% della richiesta globale.

L’attenzione degli investitori è rivolta alla conclusione dell’attesissimo vertice della Federal Reserve previsto nel corso della giornata, tra le aspettative che la banca centrale statunitense possa adottare la linea dura.

Il dollaro resta sostenuto poiché la Fed dovrebbe ridurre di altri 10 miliardi di dollari il suo programma di stimolo, riuscendo quindi a concludere il programma entro ottobre, per poi alzare i tassi di interesse intorno alla metà del 2015.

Sui mercati cresce l’attesa inoltre per la conferenza stampa della Presidente della Fed Janet Yellen che seguirà la decisione della banca e che potrebbe fornire ulteriori indicazioni sulla tempistica del primo aumento dei tassi statunitensi dal 2006.

Sul Comex, l’oro con consegna a dicembre sale di 1,00 dollari, o dello 0,08%, a 1.237,70 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a dicembre è in calo di 3,9 centesimi, o dello 0,21%, a 18,68 dollari l’oncia.

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