Investing.com – Nel mese di marzo il fatturato dell’industria, secondo i dati resi noti dall’Istat, cala dello 0.9% rispetto a febbraio; la diminuzione registrata è dell’1.7% per il mercato interno e dello 0.5% per il mercato estero.
Nel primo trimestre del 2013 la flessione è stata del 2.3% rispetto all’ultimo trimestre del 2012.
Seppur corretto dagli effetti di un calendario lavorativo più lungo di un giorno a marzo, il fatturato totale è comunque in diminuzione in termini tendenziali del 7.6%, con una componente relativa al mercato interno in discesa del 10.6% e dell’1,0%, per quanto riguarda invece, il mercato estero.
Sono in calo gli indici destagionalizzati dell’energia (-5.9%), dei beni intermedi (-1.2%) e dei beni strumentali (-0.2%), mentre è in controtendenza quello dei beni di consumo con un aumento dello 0.4%.
L’indice grezzo del fatturati diminuisce in termini tendenziali del 10.7% con la componente dei beni intermedi sul mercato interno che esercita il peso maggiore.
Unico incremento registrato è quello del 5.2% nella fabbricazione di computer, prodotti per l’elettronica e ottica, apparecchiature elettromedicali e di misurazione e orologi; la contrazione maggiore si è registrata nella fabbricazione del coke e dei prodotti petroliferi raffinati con un -20.8%.
Uno timido spiraglio di luce, in un contesto così negativo, viene dagli ordinativi che vedono un incremento dell’1.6% con una componente positiva dello 0.2% per il mercato interno e del 3.6% per il mercato estero.
Nel confronto trimestrale, a marzo gli ordinativi comunque diminuiscono del 3.2% rispetto al trimestre precedente.
Nel confronto marzo 2013/2013 l’indice grezzo degli ordinativi diminuisce del 10.2% e riguarda la maggioranza dei settori della produzione con il massimo fatto segnare nel settore della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchine ed impianti) , con un -17.6%; il maggior aumento riguarda il settore della produzione di farmaci di base a preparati farmaceutici, nel quale l’aumento è stato dell’1.0%.
Nel primo trimestre del 2013 la flessione è stata del 2.3% rispetto all’ultimo trimestre del 2012.
Seppur corretto dagli effetti di un calendario lavorativo più lungo di un giorno a marzo, il fatturato totale è comunque in diminuzione in termini tendenziali del 7.6%, con una componente relativa al mercato interno in discesa del 10.6% e dell’1,0%, per quanto riguarda invece, il mercato estero.
Sono in calo gli indici destagionalizzati dell’energia (-5.9%), dei beni intermedi (-1.2%) e dei beni strumentali (-0.2%), mentre è in controtendenza quello dei beni di consumo con un aumento dello 0.4%.
L’indice grezzo del fatturati diminuisce in termini tendenziali del 10.7% con la componente dei beni intermedi sul mercato interno che esercita il peso maggiore.
Unico incremento registrato è quello del 5.2% nella fabbricazione di computer, prodotti per l’elettronica e ottica, apparecchiature elettromedicali e di misurazione e orologi; la contrazione maggiore si è registrata nella fabbricazione del coke e dei prodotti petroliferi raffinati con un -20.8%.
Uno timido spiraglio di luce, in un contesto così negativo, viene dagli ordinativi che vedono un incremento dell’1.6% con una componente positiva dello 0.2% per il mercato interno e del 3.6% per il mercato estero.
Nel confronto trimestrale, a marzo gli ordinativi comunque diminuiscono del 3.2% rispetto al trimestre precedente.
Nel confronto marzo 2013/2013 l’indice grezzo degli ordinativi diminuisce del 10.2% e riguarda la maggioranza dei settori della produzione con il massimo fatto segnare nel settore della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchine ed impianti) , con un -17.6%; il maggior aumento riguarda il settore della produzione di farmaci di base a preparati farmaceutici, nel quale l’aumento è stato dell’1.0%.