FRANCOFORTE (Reuters) - In linea con le attese di mercato e analisti, la Banca centrale europea ha lasciato invariati i tassi di interesse al termine del consiglio odierno.
Confermato così il costo del denaro allo 0,05%, minimo di tutti i tempi raggiunto ormani a settembre dell'anno scorso
Il tasso sui depositi marginali resta a -0,20%, quello sui prestiti straordinari a 0,30%.
Oltre ai commenti sullo scenario macro, in considerazione della relativa tenuta delle piazze europee di fronte all'acuirsi della crisi greca e al tuffo dell'azionario cinese, le domande della stampa a Mario Draghi si concentreranno presumibilmente proprio sul tormentato sì arrivato nella notte dal parlamento ellenico alle misure chieste dai creditori internazionali.
Ancora da stabilire - a breve, comunque entro il rimborso in scadenza lunedì prossimo - la strategia del consiglio Bce sulla concessione di fondi di emergenza 'Ela' alla banche greche, che dovrebbero riaprire domani.
Dando per scontato il nulla di fatto sui tassi, gli ultimi sondaggi Reuters si sono concentrati sull'esito del lungo braccio di ferro tra Atene e i creditori.
Pubblicata l'altroieri, la più recente indagine a cura dei cosiddetti 'Ecb watcher' evidenzia come la maggioranza degli analisti siano del parere - come del resto il Fondo monetario internazionale - che per una sostenibilità economica e di conti pubblici la Grecia necessiti di una ristrutturazione del debito che preveda uno sconto.
Indicata invece a 30% - naturalmente prima della ratifica del parlamento alle riforme da mettere a punto il cambio del terzo 'bailout' - dal 55% della settimana scorsa la mediana delle chuanche di un'uscita di Atene dall'euro.
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