Investing.com – La crisi economica in corso è così profonda da colpire ora, ed a differenza del passato, anche il mondo dei liberi professionisti.
Secondo i dati del loro Consiglio Nazionale, sarebbero circa 15 mila gli Ingegneri in cerca di lavoro e secondo quelli della Cassa Forense, ben 60 mila (un terzo del totale iscritti) gli avvocati che hanno un fatturato annuo inferiore ai 15 mila euro.
L’Adepp , associazione degli enti di previdenza delle libere professioni, ha reso noto che il fatturato dei notai è diminuito, dal 2008 ad oggi, di oltre il 30%, mentre l’ordine dei dottori commercialisti ha visto un incremento degli iscritti, negli ultimi 5 anni, di sole 5 mila unità.
Il dato che tuttavia stupisce maggiormente è che, nel 2012, oltre 9 mila professionisti con meno di 40 anni d’età, ha richiesto la cancellazione del proprio nominativo dagli albi professionali.
Questo è il risultato ottenuto delle ultime riforme attuate dalle varie casse di previdenza, le quali, essendo divenute molto più onerose per poter garantire la sostenibilità dei trattamenti pensionistici, hanno indotto molti giovani professionisti a rifugiarsi nell’anonimato.
I gravosi contributi richiesti, non sono più sostenibili da molti giovani professionisti che esercitano saltuariamente ed in forte concorrenza di tariffe fra di loro, al fine di garantirsi del lavoro.
Oltre al fenomeno delle cancellazioni, le varie casse devono ora far fronte ad un notevole calo del numero delle nuove iscrizioni che è passato dalle 34 mila del 2007 alle 28 mila del 2012.
Secondo i dati del loro Consiglio Nazionale, sarebbero circa 15 mila gli Ingegneri in cerca di lavoro e secondo quelli della Cassa Forense, ben 60 mila (un terzo del totale iscritti) gli avvocati che hanno un fatturato annuo inferiore ai 15 mila euro.
L’Adepp , associazione degli enti di previdenza delle libere professioni, ha reso noto che il fatturato dei notai è diminuito, dal 2008 ad oggi, di oltre il 30%, mentre l’ordine dei dottori commercialisti ha visto un incremento degli iscritti, negli ultimi 5 anni, di sole 5 mila unità.
Il dato che tuttavia stupisce maggiormente è che, nel 2012, oltre 9 mila professionisti con meno di 40 anni d’età, ha richiesto la cancellazione del proprio nominativo dagli albi professionali.
Questo è il risultato ottenuto delle ultime riforme attuate dalle varie casse di previdenza, le quali, essendo divenute molto più onerose per poter garantire la sostenibilità dei trattamenti pensionistici, hanno indotto molti giovani professionisti a rifugiarsi nell’anonimato.
I gravosi contributi richiesti, non sono più sostenibili da molti giovani professionisti che esercitano saltuariamente ed in forte concorrenza di tariffe fra di loro, al fine di garantirsi del lavoro.
Oltre al fenomeno delle cancellazioni, le varie casse devono ora far fronte ad un notevole calo del numero delle nuove iscrizioni che è passato dalle 34 mila del 2007 alle 28 mila del 2012.