ROMA (Reuters) - Il Cda di Alitalia ha approvato oggi la seconda fase del piano industriale finalizzato a tenere in vita la compagnia aerea, ma soci e banche hanno condizionato il finanziamento di lungo periodo al taglio di tutti i costi.
Lo rende noto un comunicato aggiungendo che i dettagli del piano saranno illustrati al personale a gennaio.
L'assemblea degli azionisti, riunitasi sempre oggi, ha deliberato un finanziamento a breve termine per consentire al management di avviare, nei prossimi 60 giorni, un negoziato con i principali stakeholder per una "radicale riduzione dei costi".
"I prossimi due mesi sono cruciali per Alitalia", ha commentato l'AD Cramer Ball. "Senza un "significativo finanziamento da parte degli azionisti ... Alitalia non avrà futuro".
Malgrado le risorse arrivate due anni fa con l'ingresso di Etihad nel capitale, Alitalia non ha ancora trovato il modo di restare stabilmente in volo senza accumulare nuove perdite, stimate dalla stessa compagnia in 500.000 euro al giorno.
Sugli esuberi non è stata assunta nessuna decisione definitiva e il management comincerà tra Natale e Capodanno le consultazioni, aprendo di fatto la strada all'ennesima vertenza.
Alle organizzazioni dei lavoratori oggi è stata fatta una prima anticipazione del piano che dovrebbe prevedere la messa a terra di 10 o 20 aerei di medio raggio.
L'AD di Alitalia Cramer Ball non ha partecipato, ma ha illustrato in una e-mail ai dipendenti le idee dell'azienda, suscitando l'ira di alcune organizzazioni dei lavoratori.
"Non credo che mi presenterò al prossimo incontro. Se l'AD Ball vuole rivolgersi ai dipendenti si vada ad accordare con loro uno ad uno", ha detto il segretario generale della Uil Trasporti, Claudio Tarlizzi.
Anche la Filt-Cgil e la Fit-Cisl hanno respinto la nuova richiesta di tagli al personale e revisioni contrattuali.
Di "esuberi e di contratti si parlerà dopo l'Epifania", ha detto responsabile per il trasporto aereo della Fit-Cisl, Emiliano Fiorentino.
Oltre al taglio dei costi, il piano punta a sviluppare il network di lungo raggio e ridisegnare il business del corto e medio raggio; a rivalutare gli accordi di joint venture e rafforzare le attuali partnership; a ricercare nuovi accordi commerciali.
(Alberto Sisto)