MILANO (Reuters) - La procura di Milano ha chiesto l'archiviazione per sei persone indagate dal 2015 nell'ambito dell'inchiesta sull'attacco informatico ai danni di "Hacking Team", una società che produce software di controllo dei dati distribuendoli a governi e ad agenzie governative.
E' quanto si legge nel dispositivo visionato da Reuters.
Nel luglio di due anni fa, il server Hacking Team fu oggetto di un attacco informatico con oggetto oltre 400 gigabyte di documenti interni della società tra cui email, password dei dipendenti e il codice sorgente dei suoi prodotti.
Il motivo per cui viene richiesta l'archiviazione -- si legge nel documento di 25 pagine firmato dal pm Alessandro Gobbis, a conferma di quanto pubblicato oggi dal Corriere della Sera -- è che la procura sostiene di avere individuato l'autore dell'attacco in un trentenne di origine iraniana che vive nel Tennessee, a Nashville, che tuttavia non può essere indagato per il diniego dell'autorità americana, in particolare del Dipartimento di Stato degli Usa, di consegnare il suo pc all'Italia.
Nella richiesta di archiviazione la procura scrive inoltre di ritenere che l'attacco informatico alla società specializzata nella produzione di software per l'intercettazione di dispositivi informatici "rappresenti uno dei reati transnazionali commessi da un'organizzazione criminale dedita alla commissione di delitti cyber-crime in danno di istituzioni e aziende di interesse pubblico".
"Attraverso sistemi di anonimizzazione delle connessioni e dei pagamenti, con identità fittizie create in più Paesi - si legge nella richiesta di archiviazione - gli ignoti autori s'introducono abusivamente negli spazi informatici per procurarsi dati riservati, annichilire le infrastrutture e, nel caso di specie, avendo scientemente pubblicato il codice sorgente del software d'intercettazione, danneggiare indagini sul terrorismo e su gravi crimini"