SYDNEY (Reuters) - La Francia non dovrebbe essere sorpresa che l'Australia abbia annullato il contratto di fornitura di sottomarini, dato che le forti preoccupazioni sui ritardi, sui costi e sull'idoneità erano state ventilate ufficialmente e pubblicamente per anni, secondo alcuni politici australiani.
Parigi ha richiamato i suoi ambasciatori da Canberra e Washington, affermando di essere stata presa alla sprovvista dalla decisione di Canberra di costruire sottomarini a propulsione nucleare con gli Stati Uniti e la Gran Bretagna piuttosto che rispettare il contratto per la fornitura di sottomarini diesel francesi.
Eppure, già nel settembre 2018, un consiglio di sorveglianza indipendente guidato dall'ex segretario della Marina degli Stati Uniti Donald Winter aveva consigliato all'Australia di esaminare delle alternative, mettendo in dubbio che il progetto fosse nell'interesse nazionale, secondo quanto mostra un rapporto pubblico del 2020 del revisore generale del Paese.
Anche le udienze parlamentari australiane e le relazioni sul progetto, valutato inizialmente 40 miliardi di dollari e più recentemente 60 miliardi di dollari, anche prima dell'inizio della costruzione hanno mostrato l'emergere di problemi. A giugno il segretario alla Difesa intervenuto davanti al parlamento ha detto che era in corso una "pianificazione di emergenza" per il programma.
"Avrebbero dovuto avere gli occhi chiusi per non rendersi conto del pericolo che stavano affrontando", ha detto Rex Patrick, senatore indipendente per il South Australia, riferendosi alla Francia.
I ministri del governo hanno detto questa settimana che Canberra è stata chiara nel segnalare a Parigi i problemi relativi al progetto.
(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614)