ROMA (Reuters) - La Gran Bretagna sta progettando misure per limitare l'immigrazione dall'Unione europea in vista della Brexit.
I piani del governo, svelati da un documento riservato in possesso del Guardian, prevedono permessi di lavoro dai 3 ai 5 anni per i cittadini europei maggiormente qualificati. Per gli altri lavoratori, il documento parla invece di un limite di due anni, per far diminuire "il numero di cittadini Ue autorizzati a recarsi nel Regno Unito". Allo studio anche restrizioni sui ricongiungimenti familiari.
Il progetto ha allarmato diverse aziende, soprattutto dell'industria alimentare e della vendita al dettaglio, oltre che da chi opera nel campo dell'assistenza sociale. Il timore è che, non appena Londra avrà abbandonato l'Ue, possa diventare difficile reclutare personale.
Il governo, attraverso il suo portavoce, ha fatto sapere che non intende commentare il report.
In precedenza la ministra dell'Interno, Amber Rudd, aveva detto che il Regno Unito deve trovare un equilibrio tra le esigenze delle aziende e la necessità di non creare un sovraccarico su servizi pubblici, quali le scuole e gli ospedali.
Ha invece espresso preoccupazione il direttore generale della federazione Cibo e bevande, Ian Wright, secondo il quale tali progetti mostrano "una profonda mancanza di comprensione del contributo vitale offerto dai lavoratori immigrati dall'Ue, qualunque siano le loro capacità, alle filiere alimentari".